Da Enna un sos monumenti: “Troppo degrado”. L’assessore: “Stiamo lavorando”

di Mario Antonio Pagaria

ENNA – I maggiori monumenti cittadini versano in stato di ‘malessere’ ed agli occhi dei turisti, che in questo periodo si accingono a visitarli, presentano, sotto l’aspetto dei servizi offerti dalle istituzioni, poche possibilità di scelta. Nonostante ciò, la Villa Torre di Federico, ad esempio, è tenuta dal personale del Comune pulita e decorosa. Un po’ meno il Castello di Lombardia, pulito soltanto nella parte che riguarda la competenza comunale. I turisti che vi si recano in visita vivono la realtà della mancanza di guide competenti e personale adeguato a luoghi di così notevole spessore archeologico.

Abbiamo chiesto un parere ad Enrico Gennaro, giovane architetto: “I beni artistico culturali della nostra città si trovano in condizioni precarie, tutti i monumenti storici e archeologici versano in uno stato di quasi totale abbandono. Il turista – dice l’architetto- non ha interesse a sostare più di un giorno in questa città perché i servizi offerti sono totalmente inesistenti ormai da troppi anni e il perdurare di questa situazione sconforta noi giovani, anche per quanto riguarda il mondo del lavoro in questo settore, gli addetti ai lavori si ritrovano senza prospettive future, soprattutto a causa delle difficoltà dovute alla mancanza di dialogo con le istituzioni. La cosa più triste è il timore che tutto ciò permanga negli anni a venire”.

Più ottimista  l’assessore al turismo del Comune di Enna, Fabiola Lo Presti (nella foto): “Purtroppo mancavano i cantieri di servizio, e ciò è dipeso dalla Regione. Siamo stati in una condizione di semi emergenza, abbiamo chiesto aiuto ai ‘Rangers’ e alla ‘Pro Loco Enna Proserpina’ che sono stati molto disponibili, tenendo, ad esempio,  il Duomo aperto nelle ore di pranzo domenicali a settembre ed ottobre e sono pertanto meritevoli di plauso. Comunque abbiamo fatto salti mortali per garantire l’essenziale. Avendo avuto soltanto un lavoratore a tempo indeterminato al Castello di Lombardia abbiamo cercato di assicurare il massimo. Da Febbraio la situazione si è sbloccata, la Regione ci ha dato i cantieri di servizio e stiamo utilizzando il personale nei complessi monumentali.

Ma da cittadini – prosegue la Lo Presti – cosa facciamo noi per questa città? Cosa facciamo per mantenerla pulita? Sarebbe opportuno che ci fosse più pulizia.  Chiediamo agli abitanti maggiore coscienza civica. Sarebbe bello che il cittadino ci mettesse un po’ di suo, che gli esercizi pubblici tenessero aperto all’ora di pranzo. Stiamo lavorando perché per la stagione turistica i beni architettonici siano sempre fruibili. Stiamo lavorando perché arrivi un turismo più culturale e per far entrare Enna in un circuito più mediterraneo. Ma è necessario che tutti collaborino: se il ristoratore e il commerciante mantengono i prezzi più accettabili se il cittadino collabora evitando di sporcare le strade acquisendo quindi maggior senso di appartenenza alla comunità la città va avanti meglio”.

Ma c’è chi pensa che la soluzione passi per altre vie. Per Carmelo Spinoccia, impiegato pubblico, ad esempio “i servizi vanno dati nelle mani dei privati con la supervisione degli enti preposti”, mentre per Virgilio Allina, funzionario Asp, “bisogna lavorare per assicurare alle nuove generazioni il rinnovato interesse verso i beni artistico monumentali della Città che stanno lentamente perdendo a causa del disinteresse delle istituzioni”.

 

Mario Pagaria

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