La procura ha mosso un passo in avanti nelle indagini che, in queste ore, stanno provando a ricostruire le cause del crollo della palazzina al civico 111 di via Francesco Crispi, avvenuto nella notte tra il 25 e il 26 febbraio scorso. I magistrati inquirenti si avviano infatti a iscrivere nel registro degli indagati, come atto dovuto, uno dei sopravvissuti. Si tratta di Arturo Russello, il sessantenne ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale Civico di Palermo con la prognosi riservata per ustioni sul 15% del corpo, in particolare alle mani e alla testa.
I reati ipotizzati dal procuratore Carmelo Zuccaro sono disastro e omicidio colposi per la caduta della struttura e per la morte della donna 85enne che abitava al secondo piano. Le indagini puntano ad accertare eventuali responsabilità dirette o indirette nell’esplosione che avrebbe portato al ferimento anche di altre quattro persone due dei quali, l’indagato e Malika, la bimba di 10 mesi ora in Rianimazione al Garibaldi Nesima di Catania.
Tra gli accertamenti, che avranno valore anche come incidente probatorio, potrebbe non esserci l’autopsia, se l’esame medico legale esterno sarà ritenuto sufficiente. «Una delle ipotesi potrebbe essere il disastro colposo, l’altra la volontarietà del fatto – dichiarava ieri il capo della procura etnea – cosa che renderebbe più assurda ancora una vicenda che è già così grave», concludeva Zuccaro.
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