Il piccolo Giulio si è svegliato dallo stato di sedazione farmacologica in cui era stato messo dai medici e respira autonomamente. A dare la lieta notizia è stato il vescovo di Acireale, monsignore Antonino Raspanti, che – sul suo profilo Facebook – tiene a fare conoscere il messaggio felice del padre del bimbo. Il bambino, che sabato pomeriggio è stato travolto dal crollo dell’intonaco nella cattedrale acese, si trova tuttora ricoverato al Policlinico Gaetano Martino di Messina in sala di Rianimazione. Trasportato dall’ospedale Cannizzaro al centro messinese, il bambino aveva una frattura sulla fronte e una lieve commozione cerebrale.
Dopo giorni di preoccupazione da parte di tutti, ora anche dalla città dello Stretto confermano il miglioramento annunciato dal vescovo Raspanti. La dottoressa Eloisa Gitto, responsabile del reparto di Terapia intensiva pediatrica del Policlinico di Messina, raggiunta da MeridioNews, parla dei miglioramenti, ma invita alla cautela e informa che le condizioni del piccolo continuano a essere monitorate: «Il bambino respira spontaneamente senza l’aiuto dei tubi, ma dobbiamo ancora effettuare altri accertamenti neurologici ed esami – afferma-. Ma dobbiamo accertarci che non ci siano conseguenze legate alla post-sedazione».
Un sospiro di sollievo, quindi, per le condizioni di salute di Giulio. Le cui condizioni avevano tenuto in apprensione, oltre ai familiari, tutta la comunità acese. Tanto che qualcuno nelle scorse ore aveva messo in discussione i festeggiamenti del 25 e 26 luglio in onore di santa Venera, patrona di Acireale e della Diocesi. In tanti infatti avevano definito improprio festeggiare con un bambino in ospedale in condizioni gravi. A questo gruppo di cittadini rispondevano altri, rivendicando il dovere di mandare avanti le ricorrenze in onore della santa.
Intanto il vescovo ha prodotto anche un comunicato a firma del ufficio stampa, don Marco Catalano, in cui si esprime la gioia del vescovo e dell’intera comunità. Nella stessa nota, la Diocesi risponde ai tanti cittadini che la accusano di negligenza sullo stato delle chiese acesi: «Non siamo mai venuti meno al nostro dovere di provvedere al restauro e alla messa in sicurezza dei propri edifici di culto, sia con l’8 per mille, sia con fondi propri o con le parrocchie».
Grande felicità traspare anche dalla deputazione della Reale Cappella, che organizza i festeggiamenti in onore di santa Venera. Il presidente Andrea Patanè, che ieri a MeridioNews aveva assicurato che qualora le condizioni del bambino non fossero cambiate la festa avrebbe sicuramente subito dei cambiamenti, adesso viene colto di sorpresa: «Apprendo la notizia da voi, non posso che essere felice per le condizioni del bambino – dichiara -. Avevamo espresso cautela e aspettavamo prima di dare qualsiasi disposizione. Adesso, se le condizioni stanno così, possiamo scongiurare qualsiasi cambio di programma delle celebrazioni di santa Venera».
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