La febbre del Muos di Niscemi ha colpito in pieno il Presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta (al quale auguriamo una pronta guarigione).
Ogni giorno ne ‘spara’ una nuova. Forse perché si è reso conto di averla combinata grossa. Forse perché si è reso conto di avere fatto davvero una figura barbina. O, forse, semplicemente, perché pensa che parlare sia solo dare fiato alle corde vocali.
Sia quel che sia, oggi, nell’ennesima conferenza stampa, convocata in teoria per parlare dei recenti provvedimenti approvati dall’Ars, e nel corso della quale, udite udite, ha comunicato che la Sicilia non è più a rischio default (lo è mai stata?), è tornato a parlare dell’impianto satellitare Usa. All’incontro con i giornalisti si è presentato con Antonio Ingroia (si sa, un magistrato vicino fa sempre fare bella figura) che proprio un paio di giorni fa aveva preso le distanze dal delirio crocettiano sulle ‘infiltrazioni mafiose’ nel Movimento No Muos. Dichiarazioni in parte ritrattate dallo stesso Crocetta (“mi riferivo ad alcuni parenti di una ditta in odore di mafia a cui è stato revocato un appalto per i lavori nella base americana”), un po’ tardivamente. I No Muos, infatti, lo hanno querelato per diffamazione.
La trovata di oggi è la seguente: “Sono l’uomo che ha tentato di bloccare il Muos e non c’è riuscito. Il M5S a Roma e Sel o la stessa Rita Borsellino dove sono stati durante questa vicenda?”.
Deliri da febbre alta? A noi risulta tutto il contrario di quello che afferma Crocetta. A noi risulta che non ha mai voluto affrontare la questione adeguatamente: prima si è limitato a revocare qualche autorizzazione ambientale riducendo il tutto ad una mera questione amministrativa (non è mai andato a Roma a sbattere i pugni sul tavolo del Governo nazionale affrontando la vicenda politicamente, come un vero Presidente dei Siciliani). Poi ha revocato pure quel poco che aveva fatto prendendo per buona una relazione dell’Istituto Superiore della Sanità (ente che dipende dal Governo nazionale) contro il parere dei suoi stessi esperti, di quelli del Politecnico di Torino e di quelli de La Sapienza di Roma.
Una farsa. Come lo è accusare quei partiti che hanno condotto una seria battaglia contro il Muos: il Movimento 5 Stelle in primis, e Sel. Tira in ballo anche Rita Borsellino che da eurodeputata, ha fatto quello che poteva fare, ovvero ha presentato una interrogazione parlamentare a Strasburgo sul caso.
Crocetta annuncia anche di avere inte zione “di discutere con coloro che fanno la battaglia No Muos, ma come uomo delle istituzioni sono contro la violenza. Quando la polizia ha caricato i manifestanti pacifici mi sono schierato, ma anche i manifestanti non devono aggredire le forze dell’ordine. Sono disponibile ad aprire un tavolo permanente di lavoro e di confronto con i movimenti No Muos, ma sono assolutamente contro la violenza”.
A quale violenza si riferisce? Non ci risulta nessun atto violento da parte dei No Muos. Se per violenza intende ‘occupare’ la base per qualche ora, beh, allora ha uno strano concetto di violenza.
Così dopo averli tacciati di ‘mafia’ adesso vuole parlare con loro. E’ sicuro che la cosa sia reciproca?
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