Li hanno insultati per tutta la campagna elettorale. Ma, adesso, i partiti tradizionali, che ancora non si sono ripresi dalla botta, vanno a Canossa. E invocano una collaborazione, se non un inciucio, con il Movimento 5 Stelle.
Soprattutto il Pd, il partito “che è primo ma che non ha vinto”, per ammissione delle stesso segretario, Pierluigi Bersani.
Al momento, però, non c’è trippa per gatti. Beppe Grillo, leader dei grillini, definisce Bersani “morto che parla” o “stalker”. Nulla da fare.
Il modello Sicilia, elogiato dal Movimento 5 Stelle, non include ‘alleanze’: i 15 deputati eletti all’Ars non fanno parte della maggioranza né del governo guidato da Rosario Crocetta, ma hanno sostenuto provvedimenti di giunta che hanno condiviso come Dpef e la mozione sul no al Muos.
Ma il pressing continua su tuttii fronti. Anche il Presidente della Regione siciliana, dice la sua, guardando al Colle più alto: il Quirinale: “Il modello siciliano funziona e può funzionare anche a Roma. Pd e Movimento 5 Stelle a trovare un primo accordo sul Presidente della Repubblica e su un nome in particolare: quello di Piero Grasso che potrebbe andare bene per tutti” ha detto Crocetta nel corso di una intervista su Radio 24.
L’ex Procuratore nazionale Antimafia, eletto al Senato, nelle file del Pd, potrebbe riscontrare i gusti dei grillini? Mah…
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