Crocetta: essere o non essere l’affossatore della Sicilia? Essere, essere, essere…

IL NOSTRO GIORNALE NON HA RISPARMIATO CRITICHE ALL’EX GOVERNO LOMBARDO. MA, VIVADDIO!, NELLO SCONTRO CON ROMA L’EX PRESIDENTE DELLA REGIONE HA TIRATO FUORI LE ‘PALLE’. A DIFFERENZA DELL’ATTUALE GOVERNO CHE, A ROMA, SI E’ CALATO LE BRAGHE… PERCHE’ E’ IMPORTANTE SOSTENERE L’APPELLO DELL’EX ASSESSORE GAETANO ARMAO

di Carmelo Raffa 

Rosario Crocetta: Salvatore o affossatore della Sicilia?”Essere, o non essere” (To be, or not to be, nell’originale inglese) è una frase dell’Amleto di William Shakespeare.

Da giorni siamo tormentati dal recente Crocetta pensiero in merito al contenzioso Stato-Regione conclusosi con la resa incondizionata da parte del nostro Governatore che, allo scopo, ha rinnegato il profondo rosso per alzare una bandiera bianca nei confronti del Governo nazionale presieduto da Matteo Renzi.

Ma questa resa incondizionata perché? Sicuramente una giustificazione a suo favore Crocetta c’è l’ha: doveva a tutti i costi portare un po’ di spiccioli per far fronte al pagamento degli stipendi dei lavoratori e degli stessi parlamentari per i prossimi mesi.

Ma la stranezza sta, come abbiamo evidenziato a più riprese da questo giornale, che Crocetta si è accontentato di poco di fronte a parecchi miliardi rivendicati dal precedente Governo presieduto da Raffaele Lombardo, che aveva appoggiato le proposte dell’allora assessore all’Economia Gaetano Armao, persona altamente qualificata in materia.

Da questa testata, in passato, abbiamo criticato aspramente l’operato del Governo Lombardo, ma oggi dobbiamo dare il merito all’ex presidente Lombardo di non avere ostacolato l’ex assessore Armao nei suoi propositi conflittuali con Roma Ladrona.

E se Crocetta ha l’alibi di dover pagare gli stipendi ed evitare la fine sua e del suo Governo, forse perché minacciato da un repentino commissariamento della Regione, cosa possiamo dire del Governo Renzi? Che si è comportato come un “cravattaro” nei confronti dei siciliani: cosa, questa, che ieri sera a Sala d’Ercole, è stata sottolineata dai parlamentari di centrodestra.

Il Prof. Armao, anche da libero cittadino, non demorde perché crede profondamente che la povera Sicilia, per l’ennesima volta, è stata gabbata. Armao continua la propria battaglia in favore della Sicilia ed i siciliani ed infatti il 17 luglio esprimeva su facebook queste considerazioni:

“Tutti i contenziosi ai quali questo infingardo rinuncia li ho preparati ad uno ad uno con gli uffici, condivisi con i colleghi ed il Presidente Lombardo ha avuto il coraggio di proporli in un momento difficilissimo. Alcuni sono stati già vinti altri, come quelli su Imu e Tasi, hanno ottime probabilità di essere accolti, con benefici per i Siciliani. E’ una rinuncia sulla testa dei nostri figli. Inseguirò Crocetta sino alla fine dei suoi giorni per questo oltraggio alla Sicilia”.

Come si fa a dargli torto? Solo il capogruppo del PD all’Ars, Baldo Gucciardi, intento a difendere l’indifendibile Governo Crocetta, riesce a non accorgersi di queste cose. Ma, si sa, non c’è peggiore cieco di chi non vuol vedere…

In data 22 luglio, sostenuta da diverse Associazioni, l’ex assessore all’Economia si è fatto carico di una petizione pubblica da far conoscere ai deputati dell’Ars, affinché adottino i necessari provvedimenti per tutelare la Sicilia e i siciliani.

A questo punto non disquisiamo più se Crocetta è un Salvatore o un affossatore o sull’essere o non essere di Shakespeare ed aiutiamo questa brava persona ad aiutarci, sottoscrivendo in massa il seguente appello:

http://www.change.org/it/petizioni/deputati-dell-assemblea-regionale-siciliana-per-approvazione-ordine-del-giorno-imporre-al-presidente-della-regione-di-disdettare-l-accordo-con-lo-stato-non-rinunciando-ai-ricorsi-in-materia-di-finanza-pubblica#invite

 

Redazione

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