di Gabriele Bonafede
Un primo risultato è stato ottenuto dalla mobilitazione delle associazioni culturali siciliane (musei, centri studi e ricerca, biblioteche, etc.) capeggiata dallIstituto Gramsci: il governatore Rosario Crocetta ha infatti annunciato, come riportato da alcuni organi di stampa, il ritorno alla cifra ex-tabella H del 2012 di circa 8 milioni di euro. Va detto che 8 milioni di euro in un bilancio di circa 23000 milioni sono comunque una cifra minuscola, vista la vocazione culturale e turistica dellIsola.
Nellincontro di stamattina allIstituto Gramsci (annunciato ieri in un nostro articolo) la notizia del ritorno a 8 milioni di euro di finanziamenti è stata accolta con soddisfazione, anche se non ancora scritta nero su bianco nel bilancio 2014 in corso di approvazione. Si è quindi discusso sul come vadano assegnati questi fondi in maniera oggettiva e produttiva per la crescita e la dinamicità del settore.
Si è tornato a parlare di criteri di valutazione per proposte e beneficiari e, su nostra iniziativa, di uneventuale divisione in fondi specifici legati alle grandezze delle associazioni beneficiarie: realtà che vanno da piccole associazioni con bilanci di poche migliaia di euro a grandi realtà con bilanci e raggi dazione molto più consistenti. In particolare si è fatto riferimento alla proposta di legge del PD allARS che in effetti dispone un minimo di criteri di ammissione e assegnazione, anche se ancora vaghi e da precisare e tuttavia senza una partitura per ordini di grandezze consoni ai diversi tipi e grandezze dei potenziali beneficiari. Daltronde, anche per lassegnazione attuale del fondo (molto ridotto: solo 1 milione e 600 mila euro per il bilancio 2013) pare si sia proceduto, anche se con estremo ritardo, con una valutazione. Della quale, però, non se ne conoscono i dettagli e i criteri.
Alla riunione di oggi proposta dal presidente dellIstituto Gramsci prof. Salvatore Nicosia (nella foto a sinistra), sono intervenuti cittadini e vari esponenti del mondo delle associazioni e fondazioni culturali tra i quali il prof. Ignazio Buttitta (foto in basso a destra), presidente della Fondazione omonima. Buttitta ha sostenuto la proposta di legge del PD allARS quale punto di riferimento per cominciare ad assegnare in maniera oggettiva e produttiva i fondi ex-tabella H nei prossimi anni su base triennale.
Il vero nodo della vicenda-tabella H è come assegnare i fondi al di fuori delle logiche politiche e di appartenenza e con criteri e procedure oggettive e rivolte alla conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale siciliano nelle varie forme: museale, linguistica, storica, artistica, etnografica, folkloristica, etc. Forme per le quali i soli criteri di efficienza e quantità economiche non sono, evidentemente, sufficienti. Vanno quindi individuati criteri che definiscano, per quanto possibile, il contributo eminentemente culturale. Una cosa tuttaltro che facile.
Prof. Ignazio Buttitta.Intervenuti nel dibattito, abbiamo segnalato come la scelta dei criteri andrebbe fatta di concerto con i potenziali beneficiari (che sono anche, per definizione, esperti del settore) e con una metodologia partecipativa almeno nella fase iniziale. Andrebbe, secondo noi, accantonata anche una riserva annuale di premialità per premiare ogni anno le associazioni più meritevoli e innovative. Abbiamo segnalato anche la possibilità di accantonare, nellambito degli 8 milioni promessi, un piccolo fondo start-up per sostenere, magari con finanziamenti limitati nelle grandezze, anche nuove associazioni che si occupano di campi e soggetti meritevoli di conservazione e valorizzazione e non ancora coperti.
Verranno accolte, o per lo meno considerate queste proposte? È tutto da vedere e, forse, lo scopriremo nelle prossime settimane o nei prossimi mesi.
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