Crisi Abate spa, all’asta 21 supermercati Uno Discount Offerta minima 32 milioni, il tribunale cerca acquirenti

Ventuno supermercati con i loro 225 dipendenti. È questo il numero totale dei punti vendita della Roberto Abate spa che saranno messi all’asta il 16 aprile 2019: base 32 milioni e 64mila euro, con rialzo minimo, fissato dal tribunale fallimentare di Catania, di 250mila euro. È questo l’ultimo capitolo, in ordine di tempo, dell’intricata vicenda legata al colosso della grande distribuzione catanese. Dopo che, lo scorso 1 marzo, era stato disposto il sequestro del patrimonio dell’azienda, nell’attesa che i giudici decidessero a proposito della richiesta di fallimento avanzata dai pubblici ministeri Fabio Regolo, Fabrizio Aliotta e Rosaria Molè. Come raccontato da MeridioNews, inoltre, il gruppo Abate spa ha presentato una richiesta di ammissione al concordato preventivo. Vale a dire un modo per ripianare una situazione debitoria sotto lo sguardo vigile dell’amministrazione giudiziaria.

Secondo quanto si legge nell’ordinanza del tribunale fallimentare a proposito dell’asta, il piano concordatario non è ancora stato presentato. E dunque è possibile, per gli amministratori straordinari nominati da piazza Verga, procedere con qualunque atto «ritenuto urgente». E l’urgenza, in questo caso, starebbe «nella costante perdita di valore commerciale dei punti vendita oggetto della proposta» e nell’esigenza di salvaguardare il valore degli asset aziendali e i posti di lavoro. Alla luce, soprattutto, del fatto che di richieste di acquisto della Roberto Abate spa, al momento, ne è arrivata una soltanto, prima della proposta di concordato e dunque non ammissibile in questa fase. 

A essere messi in vendita per poco più di un milione e mezzo di euro ciascuno sono, adesso, i supermercati a marchio Uno discount di Catania e provincia, oltre che alcune strutture nelle province di Enna (Piazza Armerina e Leonforte) e Siracusa (Augusta). Le vecchie insegne (in alcuni casi Ard discount) erano state sostituite a tempo record nei giorni della richiesta del concordato preventivo, pur rimanendo nelle disponibilità dell’azienda. All’eventuale acquirente andranno i contratti di locazione, quelli con i dipendenti e perfino una concessione stipulata dalla ditta con il Comune di Catania per «l’uso di area demaniale destinata a parcheggio dei clienti» in viale Librino 15, attualmente in attesa di rinnovo. A eccezione dei debiti nei confronti dei dipendenti, tutte le passività maturate prima dell’aggiudicazione dell’asta – precisa l’ordinanza del giudice – rimarranno in capo alla Roberto Abate spa.

I 32 milioni di costo complessivo sono, infine, così suddivisi: 14 milioni per i 21 rami d’azienda (a cui andranno sommate eventuali spese per le rimanenze di magazzino); 14 milioni per i canoni di locazione; oltre un milione e 300mila euro a titolo di corrispettivo per terreni a Sant’Agata Li Battiati e San Gregorio di Catania; e 830mila euro per il subentro in un contratto di compravendita per un fabbricato a destinazione commerciale con annesso tratto di terreno. Le offerte dovranno essere inviate entro le 11 del 15 aprile 2019. Il giorno dopo, se ne saranno arrivate di valide, dovrebbe conoscersi il nome dell’azienda che prenderà in mano parte delle sorti del colosso siciliano coi pilastri di cartone.

Ecco l’elenco dei supermercati che andranno all’asta:

1. Uno D Gravina: via Etnea 18, Gravina di Catania, 15 dipendenti;
2. Uno D viale Ulisse: viale Ulisse 13, Catania, 18 dipendenti;
3. Uno D viale Vittorio Veneto: viale Vittorio Veneto 60, Catania, 14 dipendenti;
4. Uno D Calatabiano: via Garibaldi 177, Calatabiano, otto dipendenti;
5. Uno D Pedara: via Giovanni Verga 20, Pedara, sette dipendenti;
6. Uno D Adrano: via Pastore, Adrano, 14 dipendenti;
7. Uno D Acquicella: via Acquicella Porto 7, Catania, 14 dipendenti;
8. Uno D Balatelle: via Balatelle 15, Paternò, dieci dipendenti;
9. Uno D Belpasso: contrada Timpa magna, Belpasso, nove dipendenti;
10. Uno D Randazzo: contrada Campo re, Randazzo, dieci dipendenti;
11. Uno D Leonforte: via dei Cento Comuni d’Italia, Leonforte, sette dipendenti;
12. Uno D Piazza Armerina: contrada Bellia, Piazza Armerina, dieci dipendenti;
13. Uno D Valcorrente: Etnapolis, via Valcorrente 6, Belpasso, dieci dipendenti;
14. Uno D Giarre: viale delle province 70, Giarre, otto dipendenti;
15. Uno D Librino, viale Librino 15, Catania, dieci dipendenti;
16. Uno D Giarre: via Ruggero I 65, Giarre, dieci dipendenti;
17. Uno D Augusta: via Zuppello, contrada Monte Tauro, Augusta, nove dipendenti;
18. Uno D S. M. La Stella: contrada Cantagallo, Santa Maria La Stella (Aci Sant’Antonio), otto dipendenti;
19. Uno D Bronte: via Palermo, Bronte, sette dipendenti;
20. Uno D Paternò: via Sardegna, Paternò, dieci dipendenti;
21. Uno D Augusta: via Marina di Ponente, Augusta, 17 dipendenti.

Luisa Santangelo

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