“Un amore scoppiato all’improvviso tra me e Davide Farone? Che devo dire, l’amore e’ cieco e a furia di farmi stalking Faraone si e’ forse innamorato da me. Ma tanto io sono gia’ impegnato. Mi dispiace per Davide…”.
L’ex senatore del Pd, Vladimiro Crisafulli, non perde il suo senso dello humor nel commentare lo strano sodalizio con il suo ex nemico, con il quale ha ritrovato il feeling in vista delle elezioni regionali per il rinnovo della segreteria del Partito. Entrambi sostengono Fausto Raciti, un nome che ha messo d’accordo renziani e cuperliani.
Su questo accordo ha tuonato l’attuale segretario, Giuseppe Lupo, ricandidato alla guida del Pd siciliano, che in questa intervista rilasciata a LinkSicilia, non ha esitato a parlare di accordi di palazzo, di logiche spartitorie da mercanti, e che ha ricordato la guerra senza esclusioni di colpi che Faraone aveva ingaggiato contro Crisafulli, accusato delle peggiori cose.
Concetti che Lupo ha ribadito stamattina in conferenza stampa e dinnanzi ai quali Crisafulli, non si scompone:
“A parte gli scherzi, serviva una candidatura compatta – dice ad una agenzia di stampa – Raciti, che io ho fortemente voluto, e’ riuscito a mettere insieme tutta l’area cuperliana, e non accadeva da cinque anni. Lupo forse ha perso la testa. Non si spiegherebbero altrimenti queste sue dichiarazioni. Logica spartitorie? Se Lupo sa qualcosa, lo dica. Subito pero’. Mi tenga informato. Insomma, Raciti l’ho scelto io e Faraone ne ha preso atto”.
Lupo (Pd): Raciti? Candidatura dettata da spartizione di poltrone. Faraone? Voleva cacciare a calci in culo Crisafulli
PD: in cinque in corsa per la segreteria regionale del Partito in Sicilia
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