Sono sempre di più i turisti che ad agosto scelgono di visitare Palermo che, con un 5 per cento di presenze in aumento rispetto allo stesso periodo del 2016, si conferma tra le mete più gettonate della Sicilia. Nelle prime due settimane del mese, infatti, si è registrato un livello di occupazione delle strutture ricettive in città del 75 per cento. Un dato che, secondo Federalberghi, è destinato a crescere nella seconda parte del mese, e potrebbe raggiungere anche l’80 per cento prima di settembre, e che ricalca in parte in parte i numeri da record degli arrivi a Ferragosto nell’aeroporto Falcone Borsellino del capoluogo siciliano che ha fatto segnare una crescita del 3,5 per cento rispetto allo scorso anno. Cifre, però, che non bissano il successo nei mesi precedenti di giugno e luglio con punte del 90 per cento.
«La Sicilia è una delle regioni più gettonante in Italia insieme alla Sardegna, Puglia e al Sud in generale – dice il presidente di Federalberghi Palermo Nicolò Farruggio – Ovviamente gli scali maggiormente frequentati, a prescindere dalle destinazioni scelte nell’Isola, rimangano Palermo e Catania. Prima le città si svuotavano mentre adesso, e lo stiamo vedendo subito dopo Ferragosto, accade il contrario». In parte è un risultato che si deve al fatto che l’Isola e, più in generale l’Italia, sono mete «percepite ancora come sicure e più vantaggiose economicamente» rispetto ad altre destinazioni europee. Non è un caso se per il 2017, stando alle stime di Federalberghi, potrebbe essere ormai alla portata l’obiettivo di 16 milioni di presenze nell’Isola, un milione in più rispetto allo scorso anno. Ma ci sono anche alcune ombre nel quadro che emerge dai dati raccolti da Federalberghi tra i propri associati.
«Al momento siamo in linea con le aspettative, mentre faremo sicuramente meglio a settembre e ottobre dove, per alcune date, abbiamo già il tutto esaurito e puntiamo all’85-90 per cento di presenze nelle strutture – prosegue Farruggio- Tuttavia, se consideriamo che la Provincia di Bolzano conta mediamente 27 milioni di presenze annue, ci rendiamo conto che non possiamo essere del tutto soddisfatti. Attualmente fanno registrare ottimi risultati le destinazioni balneari come Cefalù e le piccole isole che ad agosto hanno fatto il pienone, ma occorre impegnarsi per trasformare questi luoghi in destinazioni turistiche anche nei periodi lontani dalla bella stagione». A Palermo l’occupazione annua nel settore ricettivo è bassa, mediamente del 48-50 per cento, con picchi estremi che oscillano tra il 20 e all’80 per cento e per invertire questa tendenza, secondo Farruggio, occorre constrastare la destagionalizzazione offrendo nuovi servizi in città e ampliando l’offerta culturale.
«Occorre decisamente migliorare i servizi perché la città ha ben altre potenzialità – ribadisce – Si parla tanto di turisti ma forse il termine appropriato sarebbe quello di ‘vacanzieri’». Per il numero uno di Federalberghi, il mese di agosto non si distingue per «l’utenza che non sempre cerca qualità. Siamo sommersi dal turismo fai da te contraddistinto da case e appartamenti che ha riempito la città ma poco ha portato al sistema impresa. Questo ci deve fare capire che dovremmo invertire la rotta perché camminiamo un po’ con il freno a mano, e la vera scommessa – conclude – è puntare non sulla quantità ma sulla qualità».
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