Crack a Ballarò. Il nove gennaio i carabinieri della Compagnia di Piazza Verdi hanno arrestato Marcello Imperiale, 58enne palermitano, ritenuto responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. I militari durante un controllo nel quartiere, hanno perquisito l’uomo, rinvenendo nel bauletto del suo ciclomotore cinque involucri di plastica di colore blu, chiusi a caldo contenente cocaina e sedici involucri dello stesso tipo dei precedenti, contenenti crack.
Nelle sue tasche, la somma in contanti di 200 euro. Imperiale, dopo l’udienza di convalida, è stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari. Il crack viene ricavato, tramite processi chimici, dalla cocaina. Essa viene poi assunta inalando il fumo dopo aver surriscaldato i cristalli in pipe apposite di vetro o ricavate spesso da bottiglie di plastica modificate o lattine. Questa operazione provoca degli scricchiolii che danno origine al suo nome. È uno stupefacente altamene pericoloso in grado di indurre elevata dipendenza e rapida assuefazione psicologica e fisica.
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