Due su tre delle persone denunciate per l’indebita percezione del buono spesa sono operai forestali. Questo il retroscena dell’indagine della guardia di finanza a Corleone, sulla gestione da parte del Comune dei fondi messi a disposizione in primavera dalla Regione nel pieno dell’emergenza Covid-19. Dai controlli è emerso che 31 domande presentate all’ente locale per avere i voucher da spendere per l’acquisto di beni di prima necessità erano viziate da irregolarità. Nello specifico le autocertificazioni contenevano informazioni false per rientrare nei requisiti contenuti nell’avviso pubblico. Tra le persone indagate per indebita percezione di erogazioni ai danni dello Stato e falso in atto pubblico, ben venti sono risultati inseriti nelle liste degli stagionali che ogni anno vengono impiegati dalla Regione per la manutenzione delle aree demaniali e la campagna antincendio.
Con la delibera 124 del 28 marzo – in pieno lockdown – il governo Musumeci ha varato misure straordinarie di sostegno alle fasce più deboli. Al Comune di Corleone è andata la somma di oltre 220mila euro, così quantificata in base al numero di abitanti del centro delle Madonie. Dall’indagine delle Fiamme gialle è emerso che almeno 12mila sarebbero andati a soggetti che non avevano titolo per rientrare tra i beneficiari, salvo – come sarebbe accaduto – dichiarare il falso. Oltre alle denunce alla procura della Repubblica sono scattate multe per un totale di 36mila euro.
«Questa indagine conferma l’impegno della guardia di finanza – commenta Alessandro Coscarelli, comandante del gruppo di Palermo – a contrasto delle condotte tenute da coloro i quali, accedendo indebitamente a prestazioni assistenziali erogate dallo Stato, sottraggono importanti risorse economiche destinate a favore di persone e famiglie che si trovano effettivamente in condizioni di disagio». In un momento in cui, per bocca dello stesso presidente della Regione Nello Musumeci, il rischio di una nuova chiusura generale è dietro l’angolo e da più fronti arrivano richieste di aiuto economico per far fronte alle inevitabili ricadute – in questa direzione va il decreto Ristori annunciato dal premier Conte – la notizia dell’indagine a carico dei forestali rischia di rilanciare le polemiche su una categoria che, negli anni scorsi, è finita in più di una circostanze – e non sempre motivatamente – nel mirino delle accuse.
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