«Azioni mirate e specifiche, stabilite con il prefetto, che agevolano indispensabili percorsi di isolamento individuale da quarantena di tutti quei soggetti che non hanno un tetto». Bagni, docce e posti letto per i clochard saranno attrezzati nel plesso Le Ciminiere (in piazzale Rocco Chinnici, ex piazzale Asia) di Catania. Così fanno sapere il sindaco Salvo Pogliese e l’assessore ai Servizi sociali Giuseppe Lombardo. Nella struttura di proprietà della città metropolitana alle persone in difficoltà saranno forniti anche indumenti, un kit igiene e prodotti igienizzanti per fronteggiare il contagio da coronavirus.
Al momento, la quarantena dei senzatetto sembra essere impossibile. «Tutti devono rimanere a casa. Ma se uno non ha casa, come deve fare?». Era stata questa la domanda che aveva fatto Giorgio, vicino alla sua baracca in piazza Pietro Lupo, davanti alle telecamere di MeridioNews durante il giro serale insieme all’unità di strada. Il servizio che, da dicembre, è stato appaltato dal Comune di Catania al consorzio Sol.co e viene gestito dalla cooperativa Mosaico, centro di prossimità della fondazione Èbbene.
«Si tratta di un’attività che si inserisce nel rafforzamento delle azioni intraprese a beneficio dei senzatetto, anche quali potenziali soggetti a rischio contagio, in un contesto emergenziale sanitario di dimensioni straordinarie». Un’attività che si svolge tramite il coordinamento dell’ufficio inclusione sociale dell’assessorato ai Servizi sociali con volontari e operatori di Croce rossa, fondazione Ebbene, cooperativa Mosaico del Consorzio Sol.co-Rete di Imprese sociali siciliane, accoglienza e solidarietà e Insieme onlus e comunità di Sant’Egidio. Un modo per avere la possibilità di monitorare i senzatetto anche sotto il profilo sanitario, «al fine di segnalare gli eventuali casi-limite all’Asp», spiegano dal Comune di Catania.
Inoltre, sono a disposizione 50 posti letto in diverse strutture cittadine per i senzatetto che saranno informati e sensibilizzati sulla necessità di una dimora per evitare il contagio da Covid-19. «Sono posti letto aggiuntivi – dicono – che fanno parte dell’intervento, inserito all’interno del progetto Habito finanziato con i fondi del Pon Metro, degli alloggi a bassa transizione, affidato in appalto alla fondazione Ebbene, che prevede azioni di sostegno, accompagnamento e controllo sanitario da parte di un’equipe specializzata di educatori e operatori sanitari». A questi vanno aggiunti altri dieci posti letto messi a disposizione dalla comunità salesiana di San Gregorio.
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