Cosa nostra, come Raffaele Bevilacqua si era ripreso tutto Grazie ai domiciliari le mani su droga, estorsioni e appalti

C’è la mafia di Barrafranca e Pietraperzia al centro dell’operazione Ultra, che oggi ha portato all’arresto di 46 persone tra Sicilia e Germania. Il blitz ha riguardato anche le città di Catania, Palermo e Wolfsburg, in Bassa Sassonia. L’inchiesta è stata coordinata dalla Dda di Caltanissetta e riguarda i reati di associazione mafiosa, traffico di stupefacenti, detenzione di armi, estorsioni e corruzione aggravata. Coinvolto nell’operazione anche l’Europol

Il lavoro degli investigatori è iniziato a maggio di due anni fa, dopo che il boss Raffaele Bevilacqua ottenne la detenzione domiciliare. Bevilacqua, già condannato all’ergastolo come mandante dell’omicidio di Domenico Calcagno, tra la fine degli anni Ottanta e i primi anni Duemila è stato nel direttivo della Democrazia Cristiana e legato a doppio filo a Salvo Lima. Un altro filo, invece, lo portava a Bernardo Provenzano, il capomafia di Corleone. Gli uomini del Ros hanno appurato che, uscito dal carcere, Bevilacqua dall’abitazione di Catania ha ripreso immediatamente le redini del gruppo mafioso sostenuto dai familiari. I militari hanno monitorato incontro con altri uomini d’onore come Alessandro Salvaggio e Salvatore Privitelli. Il primo, nel rivederlo dopo 15 anni, baciò le mani di Bevilacqua. 

Tra gli arrestati ci sono i figli Flavio Alberto e Maria Concetta, quest’ultima avvocata nel foro di Enna. Se il primo era l’interfaccia del padre, la seconda si sarebbe vantata del rispetto riconosciutole per la discendenza familiare. L’essere una avvocata aveva le avrebbe dato l’opportunità di incontrare altri uomini d’onore ai quali dare i pizzini scritti dal genitore. «Io comunque quando tu muori fra cento anni, io mi auguro di avere dei figli che gli devo raccontare tutte queste cose», dice la donna al padre senza sapere di essere intercettata e facendo riferimento alla caratura criminale del genitore. Nell’indagine è finito anche l’affiliato di Barrafranca Filippo Milano.

La famiglia Bevilacqua avrebbe messo gli occhi sull’appalto per la raccolta dei rifiuti a Barrafranca, una gara da sette milioni e mezzo di euro. Alla ditta aggiudicataria della gara, il gruppo avrebbe imposto l’affitto dei mezzi per 27mila euro all’anno. Tra le intimidazioni invece c’è l’incendio al supermercato del gruppo Arena avvenuto il 15 settembre a Barrafranca. Un messaggio che, secondo gli inquirenti, sarebbe stato rivolto a tutti gli imprenditori della zona chiamati alla messa a posto. Per la gestione della droga, la famiglia si sarebbe rivolta ai fornitori catanesi: in questo settore sarebbero stati attivi Salvatore Privitelli, Fabio Luigi La MAttina, Salvatore Strazzanti, Andrea Ferreri, Filippo Bonelli, Davide La Mattina, Valentino La Mattina.

L’indagine, inoltre, è servita anche a raccogliere ulteriori elementi sull’omcidio di Filippo Marchì, per i quali sono già a processo i vertici della famiglia mafiosa di Pietraperzia. Tra i soggetti su cui si sono concentrate le attenzioni degli inquirenti c’è anche Giuseppe Zuccalà, responsabile del settore Servizi manutentivi del Comune. L’uomo avrebbe affidato un appalto diretto a Salvatore Blasco, imprenditore ritenuto legato ai Bevilacqua. 

I nomi degli arrestati
In carcere

1.BEVILACQUA Raffaele
2. BEVILACQUA Flavio Alberto
3. BEVILACQUA Giuseppe Emilio
4. BELLOMO Luigia
5. BEVILACQUA Adriano Giuseppe
6. BLASCO Andrea
7. BONELLI Filippo
8. CARDINALE Davide
9. CARDINALE Domenico
10. CARDINALE Fabio
11. CUT AIA Angelo
12. FERRERI Andrea
13. FERRERI Calogero
14. FIORENZA Agatino Maxmiliam
15. LA MATTINA Davide
16. LA MATTINA Giuseppe
17. LA MATTINA Luigi Fabio
18. LA MATTINA Valentino
19. LA ROSA Dario
20. MILANO Filippo
21. MONACHINO Giovanni 5
22. MONACHINO Vincenzo
23. PATERNÒ Salvatore
24. PRIVITELLI Salvatore
25. RIGGI Massimo
26. RUSSO Vincenzo
27. SALVAGGIO Alessandro
28. SAL VAGGIO Salvatore
29. STRAZZANTI Giovanni
30. STRAZZANTI Salvatore
31. TASCO Sebastiano
32. TOMASELLO Mirko Filippo
33. TRUBIA Giuseppe
34. TUMMINO Angelo
35. VACCARI Salvatore Marco 

Ai domiciliari:
1. BEVILACQUA Maria Concetta
2. BELLOMO Abigail
3. BELLOMO Rosetta
4. BLASCO Salvatore
5. CORVO Rosario
6. CRAP ANZANO Stella
7. PAGLIARO Davide
8. SANSONE Cateno
9. STRAZZANTI Giuseppina
10.ZUCCALÀ Giuseppe 

In carcere minorile
1. S.S.

Simone Olivelli

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