«Ci sentiamo un po’ come quando si viene derubati in casa propria e si ha la sensazione di non sentirsi al sicuro». Questo il commento a caldo di Valeria Grasso, vicepresidente delle Aristogatte, dopo la scoperta di un furto a opera di ignoti nella sede di Villa Curia a Catania, avvenuto presumibilmente ieri notte o nelle prime ore di questa mattina. In questa sede l’associazione si occupa della tutela degli animali, specie dei tanti felini randagi della città. Esterrefatte le volontarie che, attraverso dei video postati su Facebook, hanno documentato il danno arrecato: gabbioni, cibo, medicinali e altri beni di prima necessità trafugati, stanze a soqquadro, gatti terrorizzati.
«Stando alle testimonianze dei nostri vicini – spiega Valeria – era tutto tranquillo fino alle undici di sera. Cosa sia successo da quel momento in poi fino a stamani, quando abbiamo saputo del furto, non lo sappiamo. Ma a Villa Curia non c’è elettricità e per poter vedere, rompere gli anelli delle catene e portare sistematicamente via cibo, medicine e gabbioni come è successo, servono le torce. Forse è più verosimile che abbiano fatto irruzione dopo l’alba, ma è solo un’ipotesi. In assenza di luce, è impossibile anche installare delle telecamere di sicurezza».
L’ingresso principale esterno al parco della Villa non è stato manomesso: «Ci siamo accorte che il cancello era semplicemente aperto, il catenaccio non è stato scassinato – continua la vicepresidente – Forse qualcuno ha dimenticato di chiuderlo e per una strana coincidenza qualcun altro ne ha approfittato, oppure chi è entrato aveva le chiavi del lucchetto. Non saprei cosa pensare». Sono state invece rotte le catene che tenevano chiuse le porte delle varie stanze in cui si trpovavano i beni rubati ed anche qualche animale: «Alcuni gatti sono scappati, ma fortunatamente siamo riusciti a recuperarli tutti nelle scorse ore, per noi è questa la cosa più importante».
Secondo le Aristogatte, il danno economico ammonta ad almeno 1500 euro: «Sono stati rubati sei gabbioni, sia nuovi che usati, il cui costo varia dai 50 ai 70 euro l’uno a seconda delle dimensioni. Sono stati rubati farmaci per circa 500 euro ed anche tanto cibo per gatti con necessità particolari o allergie. Un frigorifero pieno di scatolette, è stato svuotato completamente». E Grasso aggiunge: «Non so quanto si possa guadagnare rivendendo roba del genere, non capisco se si tratti di un semplice furto o di un atto di sabotaggio nei nostri confronti. Siamo in buoni rapporti con i vicini e teniamo i gatti tutti all’interno della casa del custode, anche perché alcuni sono malati e soprattutto li teniamo solo temporaneamente, in attesa di un’adozione».
La vicepresidente dell’onlus spiega come nel giardino di Villa Curia siano presenti altri gatti, di competenza però di un’altra associazione, Gli Altri: «Sono stati loro ad avvisarci del furto avvenuto e a chiamare i carabinieri. Non so se magari loro hanno avuto problemi con il vicinato o con altri, tali da giustificare un gesto del genere. Noi comunque ci siamo rivolti ai Vigili Urbani ricevendo anche degli ispettori ambientali». Quanto alla sede di Villa Curia, il bene settecentesco di proprietà comunale sito nel quartiere San Leone, Grasso dichiara: «Abbiamo chiesto più volte all’ente di assegnarci un posto dove trasferirci poiché Villa Curia non è a norma, non c’è nemmeno l’allaccio alla corrente. Sappiamo anche che l’ufficio Patrimonio vorrebbe riprendersi Villa Curia in qualità di edificio storico, anche se noi occupiamo solo la casa del custode. Ci servirebbe un luogo da poter sistemare e mettere a norma, che non sia oggetto di contese, anche perché lavoriamo per lo più su segnalazione dell’ufficio Tutela animali, rendendo un servizio alla città».
Le Aristogatte hanno pubblicato attraverso la pagina facebook dell’associazione un appello rivolto a tutti: «Ci servono cibo, medicinali e donazioni per poter ricomprare tutto ciò che è stato trafugato. Teniamo un post in continuo aggiornamento su ciò che serve e su come farcelo avere».
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