C’è anche un appartenente alla Polizia di Stato tra i sei palermitani che questa mattina sono stati arrestati dalla Squadra Mobile di Palermo. Per tutti l’accusa è di corruzione. L’indagine, condotta proprio dagli agenti della Mobile di Palermo e avviata nel dicembre 2014, è scaturita da un’altra parallela attività svolta dai colleghi della Mobile di Udine su un gruppo di rapinatori palermitani in trasferta e specializzati in assalti ai danni di istituti di credito del Nord Italia, in particolare della provincia di Udine. Gli investigatori siciliani sono riusciti a raccogliere elementi su un grave episodio di corruzione che avrebbe coinvolto un poliziotto che operava nel capoluogo siciliano, il quale avrebbe fornito informazioni sulle indagini in corso ai componenti della banda in cambio di imprecisate somme di denaro. La talpa è stata scoperta grazie all’uso delle intercettazioni, con le quali si è scoperto che il poliziotto intratteneva frequenti telefonate coi rapinatori professionisti, già noti alle forze dell’ordine e che utilizzavano la cosiddetta tecnica del buco.
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