Si è aperta la prima fase del processo scaturito dal blitz della guardia di finanza di novembre. Alla sbarra, oltre all'ex capo degli uffici di via Lago di Nicito, altri due funzionari. Stralciata la posizione degli imprenditori della Mondello Costruzioni rei confessi
Corruzione al Genio civile, iniziata l’udienza preliminare Zuccarello punta a patteggiare ammettendo le mazzette
Si è aperta l’udienza preliminare sui casi di corruzione all’interno del Genio civile di Catania. L’indagine, a metà novembre, aveva portato all’arresto di tre funzionari e di due imprenditori, portando in primo piano le ombre che circondavano gli affidamenti delle gare d’appalto da parte degli uffici di via Lago di Nicito. Per gli inquirenti, le aggiudicazioni sarebbero state viziate da rapporti corruttivi: nel mirino sono finiti un lavoro eseguito sulla collina di Vampolieri, ad Aci Catena, e un altro sulla statale Libertinia, a Ramacca. La guardia di finanza recuperò anche un pizzino con gli importi delle tangenti che sarebbero finite nelle tasche dei dipendenti regionali. Agli atti dell’indagine anche alcune intercettazioni su presunte sollecitazioni da parte dell’assessorato regionali ai Lavori pubblici, che però non hanno portato a specifiche imputazioni.
Chi invece era direttamente interessato all’udienza, tenutasi ieri al palazzo di giustizia di piazza Verga, sono l’ex capo del Genio civile Natale Zuccarello – ancora oggi sottoposto ai domiciliari -, e i funzionari Saverio Verde e Ignazio Carbonaro. L’udienza preliminare interessa anche la Mondello Costruzioni, la società che avrebbe pagato le mazzette per garantirsi i lavori. Da tempo stralciata, invece, la posizione degli imprenditori Rocco Mondello e Nunzio Adesini. Arrestati a novembre nel blitz insieme ai pubblici ufficiali, i due hanno poco dopo aperto una forma di collaborazione con la procura che, stando a quanto appreso da MeridioNews, avrebbe comportato già un patteggiamento in fase di indagini.
A puntare al patteggiamento sarebbe anche Zuccarello. L’ingegnere, andato in pensione poche settimane prima dell’arresto, tramite il proprio legale da qualche settimana ha aperto un’interlocuzione con la procura. L’accordo tra le parti passerebbe inevitabilmente dall’ammissione della colpevolezza, nella considerazione che agli atti del procedimento esiste un’intercettazione in cui Zuccarello e Adesini fanno esplicito riferimento a una tangente, e dalla concessione di una pena tra i due e i tre anni. Una formula che, tenendo conto della collaborazione dell’ingegnere, punterebbe alla concessione delle cosiddette circostanti attenuanti a effetto speciale così da evitare il ritorno in carcere per via della legge Severino.
Discorso diverso, invece, per Ignazio Carbonaro e Saverio Verde. Il legale del primo ha già anticipato alla gup Anna Maria Cristaldi la volontà di richiedere il rito abbreviato. Una scelta che non è escluso possa scegliere anche Verde.