Coronavirus, operativa struttura protetta per i clochard Potrà ospitarne 70 per tutta la durata dell’emergenza

Sarà attiva da stanotte una struttura protetta allestita in collaborazione fra la Protezione Civile, il Comune e i servizi sanitari per l’accoglienza dei senza dimora presenti in città. La struttura potrà ospitare fino a 70 persone e sarà operativa per tutto il periodo dell’emergenza, anche con il supporto del privato sociale. Tutti gli utenti saranno ammessi solo previa visita medica e, se decideranno di lasciare la struttura non potranno più rientrare. I posti di questa struttura (la cui ubicazione non è resa nota per ovvi motivi di tutela della privacy degli interessati), si aggiungono a quelli dei 5 dormitori comunali, che già dall’inizio dell’emergenza sono stati raddoppiati, arrivando ad ospitare fino a circa 130 persone.

Quelli che una volta erano soltanto dormitori sono di fatto diventati in questi giorni i domicili temporanei dei senza dimora,visto che la loro permanenza in struttura è h24 e che anche in questo caso vige la norma che chi dovesse allontanarsi non può essere riammesso per tutelare la salute degli ospiti. I volontari e gli operatori dei servizi comunali stanno contattando le persone senza dimora per strada per prospettare la possibilità di accoglienza, aiutandoli anche a vincere la ritrosia rispetto ad una permanenza fissa. L’amministrazione sta individuando nuove strutture per ampliare ulteriormente il numero delle accoglienze.

«In queste settimane – spiega Giuseppe Mattina – abbiamo garantito l’assistenza su strada a tutti i senza dimora censiti e a coloro che comunque hanno accettato di fruire dei servizi offerti dal Comune e dagli enti che collaborano con il Comune e con la Croce Rossa. In questi ultimi giorni si è però reso sempre più necessario, non solo per gli aspetti formali legati all’applicazione del DPCM, ma soprattutto per offrire un riparo dignitoso e servizi adeguati a queste persone, individuare una nuova struttura. Cosa che ora è stata fatta, grazie alla collaborazione con la Regione e specificatamente con l’Assessorato alla Famiglia, che ringrazio. Da Orlando viene un ringraziamento «a tutti gli enti che si occupano dei senza dimora in città e che grazie al loro impegno al fianco del Comune e delle istituzioni hanno reso possibile che nessuno sia lasciato indietro, nel pieno rispetto delle norme di tutela sanitaria a garanzia della comunità».

Stefania Brusca

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