Coronavirus, negativi operatori misilmeresi dell’Rsa di Villafrati Stadarelli e Ribaudo: «Vincere questa battaglia dipende da noi»

Sono risultati negativi al primo tampone i sei dipendenti di Misilmeri che lavorano dentro l’Rsa di Villafrati. Ieri notte sono arrivati i risultati di oltre cento tamponi eseguiti tra degenti e operatori della struttura e ben 69 sono risultati positivi.Per questo il presidente della Regione Musumeci ha dichiarato il paese del palermitano zona rossa. Per informare i cittadini del comprensorio sull’evoluzione della vicenda, che tocca in modo differente tutto il territorio, la sindaca di Misilmeri Rosalia Stadarelli e il sindaco di Marineo, Franco Ribaudo, sono intervenuti in diretta tv su Tse. In primo luogo hanno lanciato un appello a rispettare gli operatori e le loro famiglie, dato che risultano episodi in cui sono state aggredite verbalmente.

In seguito, i primi cittadini hanno comunicato di essere in contatto diretto con gli operatori che da giovedì scorso sono chiusi nella struttura e con le loro famiglie poste in quarantena obbligatoria. Hanno, poi, aggiunto che è stata mappata la rete di relazioni intessute nelle ultime settimane da questi ultimi ed è stato posto in quarantena chi ha avuto contatti con loro. Ora si presenta però un’altra necessità. In virtù dell’ordinanza del presidente della Regione gli operatori devono restare all’interno della struttura: nessuno può entrare o uscire da Villafrati. Su questo i sindaci stanno cercando di mediare: «Abbiamo provato a parlare con l’autorità sanitaria regionale e la prefettura per dire che noi vogliamo che queste persone escano – sottolinea Ribaudo – che vadano a fare la quarantena dove devono, ognuno nel proprio Comune. Si devono sostituire, non si può tenere la gente dentro da cinque giorni. Continueremo a lavorare su questo versante». Poi lancia un appello agli stessi operatori: «Tutti coloro che sono dentro la struttura devono stare lì, devono avere un po’ di pazienza, stiamo lavorando per trovare chi li sostituisca. Le loro famiglie devono stare tranquille a casa e seguire tutte le regole». E un altro appello Ribaudo lo indirizza invece ai cittadini: «Abbiamo ricostruito la rete di rapporti e relazioni in questi giorni, ma tutti quelli che hanno avuto contatti con chi lavora in questa struttura si facciano censire, ci diano notizie anche di persone che hanno avuto contatti con loro. Dobbiamo fermare il contagio». E poi fornisce anche un altro elemento: «Questo virus – sottolinea il sindaco di Marineo – ha attaccato questa Rsa ma non risulta così violento, soprattutto con gli operatori, che sono asintomatici. Degli stessi anziani ospiti della struttura, persone più fragili, cinque o sei sono stati trasferiti a Partinico perché hanno avuto bisogno di essere ospedalizzati, gli altri non hanno sintomi. Poter allontanare il contagio nelle prossime settimane dipende da noi, bisogna stare a casa. È una sofferenza lo so, dopo 20 giorni, ma dobbiamo tenere duro per il tempo che ci vorrà, stiamo fermi nell’interesse di tutti». Chiuso anche l’accesso a Villafrati «per aiutare il paese e noi stessi. Siamo solidali con il sindaco, Franco Agnello (sindaco di Villafrati ndr)  che abbiamo sentito telefonicamente, dobbiamo lavorare insieme per vincere questa battaglia ma dipenderà da ognuno di noi». 

E Rosalia Stadarelli cerca di far passare un messaggio importante: «Il fatto che Villafrati sia chiuso con un’ordinanza, rafforza ancora di più quello che noi sindaci vi abbiamo comunicato in tutti i modi: dobbiamo rimanere a casa. Ieri è nata la grande polemica sulla misura che impediva di spostarsi da un Comune all’altro. Oggi possiamo dire che come vedete questo fa sì che la diffusione del virus non passi in maniera celere da un ambiente all’altro». Da qui la decisione di portare avanti un lavoro congiunto con il primo cittadino di Marineo. «Noi sindaci siamo in prima linea – afferma Stadarelli – abbiamo una linea diretta con gli operatori della struttura, che non si possono muovere, e faremo di tutto per rassicurare loro e le famiglie. A prescindere dalla situazione che si è creata, ormai non si tratta più di cercare l’untore positivo da aggredire. Sono persone che sono uscite di casa per andare a lavorare. Ho sentito i familiari e mi è stato riferito, sia a Misilmeri che a Marineo, che sono stati aggrediti verbalmente. Lasciamo in pace le mogli, lasciamo in pace i familiari. Oggi abbiamo la situazione sotto controllo e possiamo dirvi che sono stati mappati i contatti che hanno avuto gli operatori, sia positivi che negativi. I familiari sono in quarantena obbligatoria e sono in campo anche i carabinieri». 

La situazioni dell’Rsa «ha scosso tutti – afferma –  Le misure che si stanno intraprendendo sono di una certa portata. Abbiamo parlato con gli operatori e gli abbiamo fatto pervenire vestiti e tutto l’occorrente. Sono tutte situazioni in evoluzione di cui ci stiamo occupando perché il nostro dovere è salvaguardare il territorio che amministriamo, ma abbiamo bisogno di tanta collaborazione». Ma non sono mancate anche le note dolenti, il sindaco di Marineo infatti ha sottolineato come ci fosse la fila davanti alle poste e che domani saranno allertati i carabinieri. 

Intanto i pazienti all’interno della struttura hanno rassicurato i parenti sulle proprie condizioni di salute. «Non additate nemmeno loro – sottolinea ancora Stadarelli –  perché non c’è stato nemmeno bisogno di mapparli in quanto la struttura ha dato la certezza che dal 5 marzo non è entrato nessuno di esterno. Evitiamo di lanciare accuse agli operatori e alle loro famiglie. Sono al servizio della comunità. Se qualcuno è venuto a contatto con persone che lavorano nella struttura segnalatelo. C’è paura, ma non c’è allarme. Serve onestà, responsabilità, senso civico e collaborazione e ne usciremo vittoriosi». 

Stefania Brusca

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