La realtà del centro storico di Palermo e dei suoi antichi mercati è complessa e si regge su un equilibrio sottile.
Un evento imprevisto, come la pandemia di Covid-19, ha colpito tutti indistintamente anche se pesa di più su chi è più fragile. Tante sono state le polemiche in merito ad assembramenti di gente in giro per fare la spesa che si sarebbero verificati in questi giorni a Ballarò. Fino a stamattina il consigliere comunale della Lega, Igor Gelarda, in una nota ha ringraziato gli uomini della polizia e della municipale «che hanno operato all’interno del mercato di Ballarò, dove era stata segnalata la presenza di attività commerciali non in regola rispetto al Decreto Conte sul coronavirus. E per le quali anche la Lega aveva più volte chiesto maggiori controlli».
Anche coloro che lavorano e operano a Ballarò «
devono comprendere che in questo momento un controllo del contagio passa anche dal loro senso di responsabilità – continua Gelarda – cosa che in molti hanno già compreso. Non tutti purtroppo e per questo si è reso necessario l’intervento delle forze dell’ordine». Gelarda nella nota afferma anche che quando la pandemia sarà risolta bisognerà ripensare a un mercato di Ballarò che non perda le sue caratteristiche storiche specifiche. Ma che venga concretamente aiutato a rinascere, e ad essere riqualificato. Per diventare una eccellenza nell’alveo della legalità e del sostegno ai mercatari e a coloro che vivono in quella zona». Per Gelarda gli interventi che sono stati portati avanti finora sono solo «inutili parole, considerato lo stato di degrado in cui oggi oggettivamente vive il mercato».
Ma per Massimo Castiglia, presidente della prima circoscrizione e da anni in prima linea per la riqualifica dei mercati storici, «si tratta solo di attacchi strumentali. Inizialmente, quando è stato emanato il Dpcm,
abbiamo fatto una vera e propria campagna di informazione per spiegare le nuove misure – ripercorre – e il 95 per cento dei mercatari hanno recepito il messaggio e operato una serie di cambi nella gestione del proprio negozio, del proprio banco. Si è reso necessario anche un intervento della polizia municipale per spiegare come adeguarsi alle nuove misure». Per Castiglia quindi adesso si stanno rispettando le disposizioni imposte dal governo e dice anche di più: «Nel video circolato in questi giorni registrato da un palazzo di corso Tukory si vedono venti persone che stavano facendo la spesa. Se si va al supermercato se ne trovano altrettante, in questo senso i mercati hanno anche la funzione di allentare la pressione, di ridurre il numero delle persone che si recano al supermercato». Per il presidente della prima circoscrizione quindi la questione è che «è partita una campagna mediatica che dice che Ballarò se ne fotte e che parla male del mercato storico. In questi anni tanti passi in avanti sono stati fatti come le pedonalizzazioni e la copertura di piazza Carmine. Non ci si deve accanire sui mercati storici, ed è vergognoso continuare a farlo». Castiglia ritiene anche inadeguata la decisione del governatore di chiudere i mercati e i supermercati fino a Pasquetta: «Vedremo che tipo di assembramento si creerà venerdì e sabato, le ressa sarà incredibile, Musumeci ci dica, piuttosto, dove sono i cento milioni della Regione?».
Al momento il Comune si sta attivando per supportare le famiglie
in difficoltà con i 5,1 milioni stanziati dal governo nazionale. Solo all’Albergheria, dice ancora Castiglia, ci sono 370 famiglie che la prima circoscrizione sta cercando di supportare coordinando le realtà solidali del territorio tra cui la Caritas, il Banco alimentare, Sbaratto, Le Balate, Porco Rosso, il Centro Astalli e le parrochie. E altre attività di sostegno sono partite anche alla Kalsa e alla Vucciria. Oggi in piazza Marina a raccogliere la spesa davanti al Carrefour c’era il vicepresidente della Prima circoscrizione Antonino Nicolao che, in collaborazione con i vigili urbani e con la parrocchia di Santa Maria la Nova sta cercando di mettere insieme quante più provviste possibili per le famiglie del territorio: «In attesa che arrivino gli aiuti da parte del Comune – afferma – perché ci vorrà ancora qualche giorno, stiamo cercando di fare il possibile. Con il buono spesa riusciremo a coprire il fabbisogno alimentare ma con seria difficoltà». Un altro tema sollevato dal consigliere è quello del pagamento dell’affitto. «Mi viene in mente un piccolo imprenditore che aveva una gelateria in via Roma. Andava male e si era inventato la vendita di spremute di arancia e melograno. Così provava a sbarcare il lunario. Una famiglia composta da marito, moglie e tre figli come farà ora a pagare la casa? Si tratta di un’emergenza che nessuno poteva prevedere. Molti si sono salvati grazie al reddito di cittadinanza ma quella parte di persone che hanno scelto di non crederci, continuando a lavorare in nero, adesso si trova in serie difficoltà».
Aggiornamento:
Il Comune in una nota fa sapere che la Polizia Municipale è stata ieri ed oggi impegnata come ogni giorno in interventi di controllo del rispetto dei provvedimenti nazionali e regionali per la prevenzione del contagio. A Ballarò si è svolto stamattina un intervento congiunto con la Polizia di Stato per prevenire l’avvio di attività commerciali non in regola e sanzionare eventuali abusivi. Gli agenti hanno verificato l’effettiva motivazione agli spostamenti e, nel caso delle attività commerciali, il rispetto delle prescrizioni igienico-sanitarie. Tra ieri e oggi (il dato si riferisce comunque fino alle ore 14.00 di oggi), la Polizia municipale, ha eseguito 290 controlli a persone che circolavano in strada di cui 8 sanzionate perché senza una valida giustificazione per aver lasciato il proprio domicilio.
Sono state invece 35 le attività commerciali controllate. Nel corso dei controlli inoltre, in via Imera, gli agenti hanno multato un venditore abusivo di pane, che oltre ad essere denunciato penalmente per la violazione del DPCM, ha dovuto subire, come disposto dalla Procura di Palermo, il sequestro del mezzo. «Come si vede – afferma il Sindaco – l’attività di controllo di tutte le forze dell’ordine cui va il nostro plauso e ringraziamento, è costante e massiccio ma è ovvio che solo una seria collaborazione e responsabilità dei cittadini può facilitare il lavoro e rendere efficaci le misure di prevenzione del contagio».
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