Non abbiamo qualche mese, se devono essere prese delle misure a sostegno del turismo in Sicilia devono essere prese subito. Il fattore tempo è centrale secondo Nicola Farruggio, presidente di Federalberghi Palermo. L’associazione di categoria denuncia un «crollo verticale del settore» che passa attraverso una perdita, per il solo territorio di Palermo e provincia, «di oltre 5 milioni di euro in cancellazioni». Si accompagna a questo dato una «inevitabile riduzione della forza lavoro. Le strutture ad oggi registrano un’occupazione media del 10 per cento, che rispetto alla media dell’anno scorso è -70 per cento».
«Un crollo verticale che si acuisce giorno dopo giorno – aggiunge il presidente a MeridioNews – dopo le misure prese dal governo in termini di sicurezza, che ci vedono d’accordo, ma che scoraggiano gli spostamenti. Il turismo estero è nullo, quello italiano, che riguarda anche chi viaggia per lavoro, è stato stoppato da questo decreto sulla sicurezza sanitaria, anche se temporaneo». Fermandosi tutta la macchina, spiega Farruggio, oltre a piovere cancellazioni non arrivano nemmeno prenotazioni. «È il dato che abbiamo stimato attraverso indagini che abbiamo compiuto struttura per struttura e mi amareggia dire che per i prossimi mesi non ci sono spiragli positivi. Un danno incalcolabile per tutto il turismo dal punto di vista economico. Anche se il settore in Sicilia è cresciuto negli anni, non possiamo essere convinti di avere le risorse per affrontare due o tre mesi di inattività, perché di questo si parla. Siamo molto preoccupati per le aziende e i posti di lavoro che si andranno a perdere. Servono delle misure immediate non c’è più tempo».
Per salvare le imprese e i posti di lavoro per Federalberghi si deve intervenire prendendo accordi con le banche in merito agli indebitamenti degli alberghi, «un fattore che pesa più di tutti per tutelare chi, vista la fiducia riposta nel turismo – aggiunge Farruggio – aveva investito e sta investendo e adesso si trova scoperto con le banche». Per il presidente di Federalberghi Palermo la stagione 2020 «è compromessa, abbiamo cancellazioni fino a giugno e luglio e in alcuni casi anche fino a settembre. I tour operator hanno cancellato le serie dei gruppi per la stagione. Le misure da prendere devono riguardare tutto l’anno, sperando che il 2021 sia migliore anche se la situazione sanitaria non migliorerà nel breve periodo. Siamo impotenti, siamo davanti a un terremoto economico e devono essere prese misure come per un terremoto. La Sicilia tra le regioni a prevalenza turistica è la più svantaggiata, rispetto alle altre, perché si arriva qui principalmente con l’aereo».
L’intervento che Federalberghi provinciale chiede adesso al Comune, alla Regione e al governo è quello che garantisce al settore «una sospensione dei tributi, delle imposte e dei costi fissi. Se non si interviene subito questa situazione degenererà in chiusure e quando chiudono gli alberghi è un segnale di morte, ci aiutino a non darlo. Il turismo era la prima cosa che ci avrebbe salvato ed invece è stato il primo settore a dare segnali negativi. Sono sempre stato abbastanza ottimista, adesso lo sono un po’ meno. L‘emergenza non riguarda solo le zone rosse. Non abbiamo un’emergenza sanitaria per fortuna al momento, ma economicamente siamo tutti in zona rossa. Ripeto, non possiamo attendere qualche mese».
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