Un’altra vittima all’ospedale Gravina di Caltagirone. La terza nel giro di pochi giorni. Si tratta di una donna di 72 anni, originaria di Mascalucia, ricoverata da tempo nel presidio ospedaliero calatino. La paziente era affetta anche da altre patologie e si trovava nel reparto di Terapia intensiva per un’insufficienza respiratoria. Era risultata essere positiva al test del tampone per il contagio da coronavirus.
Si tratta della quarta morte nel nosocomio calatino. Il primo era stato un anziano di 80 anni di Sortino che, dopo essere transitato dall’ospedale di Augusta, era stato portato al Gravina in gravi condizioni. Il secondo è stato un uomo di 60 anni originario di Caltagirone e deceduto per via di una delle complicazioni del Covid-19. La terza vittima è un uomo di 77 anni: originario di Sciacca, era affetto da patologie croniche. Adesso la 72enne mascaluciese.
Si allunga, così, la lista dei decessi nel Catanese. In tutto sono sette, due dei quali però provenienti da fuori provincia. A questi vanno sommati quello di un uomo di 52 anni catanese, dipendente della sede della zona industriale della casa farmaceutica Pfizer. Risultano contagiate altre tre persone provenienti dalla stessa ditta.
E poi due volti noti del capoluogo etneo. Il primo, in ordine di tempo, è quello di Gabriella Guerini, nata a Brescia ma da anni trapiantata in Sicilia, volto storico dell’associazionismo antiracket, morta all’ospedale Garibaldi centro di piazza Santa Maria di Gesù. Guerini dal 2006 era presidente dell’Associazione antiracket antiusura etnea e componente del direttivo di Libera. Il secondo decesso eccellente è quello di Lillo Venezia, giornalista de I Siciliani di Pippo Fava, già direttore del settimanale satirico Il Male e attivista di Lotta continua.
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