L’aggiornamento con i numeri sul coronavirus nell’Isola da parte delle Regione Siciliana è arrivato poco dopo le 17.30 ed è aggiornato fino alle 17 di oggi, venerdì 27 marzo. Un orario insolito per una comunicazione che, fino a oggi, era arrivata sempre intorno all’ora di pranzo (con il conteggio che si fermava a mezzogiorno). La giornata di ieri era stata quella con il numero più importante di aumenti di contagiati in un giorno, 170. Dall’inizio del contagio in Sicilia risultano 1.260 persone positive al Covid-19 (+96 rispetto a ieri, in calo quindi), 53 guariti (17 in più rispetto a ieri) e 39 deceduti (6 più di ieri).
Dall’inizio dei controlli, i tamponi validati dai laboratori regionali sono stati 11.079. La Sicilia con questo dato si conferma la Regione del Sud Italia ad aver effettuato più tamponi, seguita da Puglia e Campania. Tolti quindi i 53 guariti e i 39 deceduti, sono attualmente positive 1.168 persone.
I pazienti ricoverati nei vari ospedali sono ben 86 più di ieri, per un totale di 500. Di questi, 75 si trovano in Terapia intensiva (+7 nelle ultime 24 ore ma tra i sei deceduti larga parte era ricoverata in terapia intensiva). Le persone in isolamento domiciliare sono 668.
La geografia del contagio divisa per provincia fornita dalla Regione Siciliana (aggiornata alle 17 di oggi): Agrigento, 55 (2 ricoverati, 2 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 49 (22 ricoverati, 2 guariti, 4 deceduti); Catania, 344 (129 ricoverati, 13 guariti, 18 deceduti); Enna, 147 (89 ricoverati, 1 guarito, 7 deceduti); Messina, 216 (126 ricoverati, 5 guariti, 6 deceduti); Palermo, 204 (82 ricoverati, 13 guariti, 2 deceduti); Ragusa, 29 (8 ricoverati, 3 guariti, 0 deceduti); Siracusa, 63 (18 ricoverati, 14 guariti, 2 deceduti); Trapani, 61 (24 ricoverati, 0 guariti, 0 deceduti).
«Il dato relativo ai contagi del Coronavirus in Sicilia che abbiamo diffuso oggi, è incoraggiante, ma non deve farci abbassare la guardia – commenta l’assessore alla Salute Ruggero Razza – Esso, infatti, appare coerente con i report degli ultimi giorni, depurati dei piccoli focolai che si erano evidenziati, ma con uno spettro di analisi più ampio in considerazione dell’aumento dei laboratori e quindi dei tamponi processati. Allo stesso modo, va segnalato che anche il dato dei ricoveri e delle terapie intensive è cresciuto di alcune unità e non in maniera esponenziale. Tuttavia l’attenzione deve rimanere altissima, rispettando le prescrizioni previste dai protocolli».
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