Da Trapani a Palermo. La Sicilia è nel destino di Igor Coronado, trequartista italo-brasiliano classe 1992 che la società di viale del Fante ha prelevato dal club granata per circa 1,4 milioni di euro. Il neo-acquisto rosanero, che ha firmato un contratto quadriennale, ha una missione da portare a termine: conquistare quella promozione in serie A sfumata nel 2016 con il Trapani in occasione della doppia sfida contro il Pescara nella finale playoff: «Sono felice di essere qui – ha sottolineato dal ritiro di Bad Kleinkirchheim – sono convinto che, dopo i due anni vissuti in B con il Trapani (con cui ha realizzato 20 gol in 78 presenze in gare ufficiali, ndr), a Palermo potrò fare molto bene e darò il massimo per aiutare la squadra a tornare subito in serie A».
Con i suoi guizzi e i suoi colpi di classe, Coronado è uno di quei giocatori in grado di stuzzicare la fantasia dei tifosi e, prendendo in esame la situazione ambientale che circonda il Palermo, riaccendere qualche focolaio di entusiasmo: «Il mio ruolo preferito è quello di trequartista ma sul fronte offensivo posso giocare dovunque e mi metterò a completa disposizione del mister. Cercherò di rendere al massimo nel ruolo che mi indicherà lui. Numero di maglia? Ne ho parlato con i compagni, non mi voglio sbilanciare adesso ma dovrei prendere la 10». Il numero di maglia dell’ex capitano Fabrizio Miccoli, ex beniamino del popolo rosanero: «L’accostamento con Miccoli mi fa molto piacere – ha ammesso Coronado – è un giocatore che seguivo quando era al Palermo e spero di potere ripercorrere le sue orme. Il mio idolo, però, è Ronaldinho, uno che ha sempre dimostrato grande qualità e una fantasia molto interessante».
Dopo soli due giorni di lavoro non è possibile tracciare dei bilanci ma l’impatto dell’ex Trapani con la nuova realtà è stato molto positivo: «Con i compagni ci alleniamo insieme da pochissimo tempo ma già si intuiscono le caratteristiche dei singoli e si capisce che questo è un gruppo che ha tanta voglia di fare bene e riportare il Palermo dove merita di stare. Il giocatore più forte di quest’organico è Nestorovski – ha aggiunto – si vede anche attraverso l’aiuto che dà ai ragazzi più giovani». Parole al miele pure nei confronti del tecnico Tedino: «Ho parlato con lui, è un allenatore che lavora tanto, che predilige il gioco con palla a terra e vuole che le cose siano fatte bene».
«Era colui che si sporcava le mani con personaggi compromettenti perché così si arrivava al…
Dieci parcheggiatori abusivi sono stati sanzionati a Catania negli ultimi giorni. Durante il periodo delle…
Colpi d'arma da fuoco sparati per uccidere a Licodia Eubea, in provincia di Catania. Per…
«Fermi tutti, questa è una rapina». Il più classico degli esordi per il giovane rapinatore…
Dieci anni di reclusione. Questa la condanna chiesta dalla procura di Catania nei confronti di…
Chiuse le indagini sulla strage di Altavilla Milicia, in provincia di Palermo. Per le torture…