Sarebbe un agrigentino l’unico indagato per i cori razzisti contro Mario Balotelli. I fatti sono accaduti a Verona a inizio novembre, nel corso della partita di calcio tra gli scaligeri e il Brescia. L’attaccante delle rondinelle, dopo avere sentito i buu provenire dalla curva, reagì scagliando il pallone contro la curva. Alla tensione in campo seguirono le polemiche fuori, tra chi rimarcava i comportamenti razzisti sempre più diffusi negli stadi italiani e chi invece provò a ridimensionare l’episodio.
A intervenire fu anche la politica: dalla mozione in Consiglio comunale presentata per denunciare l’oltraggio all’immagine della città di Verona alle parole del leader della Lega Matteo Salvini, che reputò eccessivo le polemiche, affermando che in Italia ci sono ben altri problemi da risolvere. Adesso, dopo l’intervento della giustizia sportiva che ha chiuso un settore dello stadio, arrivano le notizie sullo stato dell’indagine penale: stando a quanto riportato dal quotidiano L’Arena, l’unica persona a essere iscritta nel fascicolo aperto dalla procura di Verona è un uomo residente ad Agrigento.
L’indagato sarebbe stato individuato incrociando le immagini e l’audio. L’agrigentino, che in passato ha vissuto nel centro del Veneto, non sarebbe un assiduo frequentatore degli stadi e si sarebbe trovato in città per far visita a una coppia di amici.
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