Il ristorante-pizzeria Corte dei Medici di via Umberto, il panificio Panaglù e la panineria ambulante ‘Na ‘za Rosa. Sono questi gli esercizi commerciali sanzionati dagli agenti della polizia di Catania in virtù dei controlli disposti dalla questura etnea. Nel primo locale le condizioni igienico-sanitarie sono risultate buone così come gli alimenti ben conservati. A una disamina più attenta, però, gli agenti hanno notato che in un congelatore a pozzetto c’erano cibi congelati presentati come freschi sul menù del locale. Ragion per cui è scattata una denuncia per frode in commercio ai danni del titolare.
Sempre nello stesso congelatore c’erano basi per pizza senza glutine prive di tracciabilità e documento di accompagnamento. I controlli, inoltre, hanno appurato che la pizzeria non può servire pasti per celiaci poiché la procedura non è contemplata nel manuale Hacpp.
Gli agenti hanno notato che gli alimenti in questione provenivano dal panificio Panaglù per cui hanno esteso anche al punto vendita i controlli. Quest’ultimo è stato trovato in scarse condizioni igienico-sanitarie e il titolare è stato multato per un ammontare di 1500 euro. I poliziotti, accompagnati dai vigili urbani dell’annona, si sono poi recati in piazza Tricolore e hanno sequestrato alla panineria ambulante ‘Na ‘za Rosa cinque tavoli e 24 sedie sanzionando il titolare per occupazione abusiva di 32 metri quadrati di suolo pubblico.
Sui controlli al ristorante Corte dei Medici interviene, attraverso una nota inviata alla stampa, l’avvocato Davide Giugno: «Il menù recava nella pagina dedicata agli antipasti la specifica indicazione degli alimenti surgelati mentre solo per un mero errore tipografico, la stessa specifica non veniva riscontrata nella pizza baby, nei cui ingredienti ci sono le patatine». Per il legale il personale del locale «ha sempre segnalato durante le ordinazioni, anche oralmente, alla propria clientela se e quali alimenti fossero surgelati». Sulla questione dell’assenza della tracciabilità delle basi della pizza senza glutine Giugno precisa: «L’amministratore, già all’atto del controllo dell’Asp e della questura, ha specificato di averne effettuato l’acquisto presso un esercizio specializzato proprio nel trattamento e nella preparazione di basi per pizza senza glutine. Sicché la produzione di detti panetti è tracciabile come rilevabile dalla fattura della produzione».
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