Da oggi, lunedì 25 novembre, a domenica 1 dicembre, in occasione della settimana della prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili, l’Asp di Catania
mette a disposizione dei cittadini cinque punti di incontro – due a Catania e uno rispettivamente a
Acireale, Biancavilla, e Caltagirone – dove uomini e donne di età compresa fra i 18 e i
40 anni riceveranno informazioni, consulenze mediche e psicologiche e potranno
effettuare direttamente e senza ricetta del medico di famiglia, i test su Hiv, Hcv, sifilide,
gonorrea, clamidia.
L’iniziativa, voluta e coordinata dall’assessorato regionale per la Salute, guidato da Ruggero Razza, vede il coinvolgimento delle nove Asp siciliane e intende
sensibilizzare i cittadini sui percorsi di prevenzione di malattie quali: Aids, sifilide,
gonorrea e sulla conoscenza dei pericoli che si presentano attraverso un’attività
sessuale non protetta.
«Accogliamo e condividiamo l’invito dell’assessore Razza a intraprendere con molta
cura questa campagna di sensibilizzazione – afferma il dottor Maurizio Lanza, direttore
generale dell’Asp di Catania – La nostra priorità sono i giovani ai quali rivolgiamo
l’invito a eseguire i test e a cogliere questa opportunità per imparare a vivere la
sessualità in sicurezza, adottando poche ma importantissime regole di
prevenzione».
L’Oms rileva che, ogni giorno, tra le persone di età compresa tra 15 e 49 anni, ci sono
oltre un milione di nuovi casi di infezioni sessualmente trasmissibili curabili,
prevalentemente: clamidia, gonorrea e sifilide.
«La prevenzione è fondamentale per contenere il proliferare di queste infezioni – spiega
il dottor Antonino Rapisarda, direttore sanitario dell’azienda sanitaria catanese – È
importante ricordare che le infezioni sessualmente trasmissibili riguardano
entrambi i partner e, pertanto, è la coppia che in caso di contagio deve essere
trattata per una eradicazione della malattia, impedendone così l’ulteriore
diffusione. A maggior rischio di evoluzione sono quelle a trasmissione virale. Tra
queste, l’Aids è sicuramente la più conosciuta. Per questa ragione non dobbiamo mai
abbassare la guardia».
In Sicilia negli ultimi dieci anni sono stati accertati in tutto 443 casi di sifilide (43 solo
nel primo semestre 2019), con un andamento crescente: i numeri, infatti, si sono
triplicati dal 2011 al 2016.
Ogni anno, inoltre, si rilevano in media più di 250 nuove infezioni di Hiv, con una
diffusione maggiore fra i maschi di età compresa fra 25 e 44 anni, e fra gli stranieri, in
particolare donne.
Sul territorio, sono cinque i punti di accesso dell’Asp di Catania, aperti al pubblico
dalle 8.00 alle 17.00, dal 25 al 30 novembre, e dalle 8.00 alle 12.00 l’1
dicembre: presidio ospedaliero S. Marta e S. Venera di Acireale
U.O. Ginecologia e Ostetricia; presidio ospedaliero Maria Santissima Addolorata di Biancavilla
U.O. Ginecologia e Ostetricia; presidio ospedaliero Gravina di Caltagirone
U.O. Ginecologia e Ostetricia; Pta San Giorgio (Catania) – Consultorio familiare
Stradale San Giorgio 105; Pta San Luigi (Catania) – Consultorio familiare
Viale Flaming 24.
Presso i punti di accesso sarà possibile effettuare, direttamente e senza ricetta del
medico di famiglia, i test su Hiv, Hcv, sifilide, gonorrea, clamidia.
In caso di riscontro positivo saranno attivati i percorsi diagnostici e terapeutici di
secondo livello con il coinvolgimento degli ambulatori di ginecologia e di malattie
infettive dell’azienda sanitaria catanese. Le attività progettuali sono coordinate dal
referente aziendale dottor Giuseppe Camilleri, responsabile dell’unità operativa del percorso nascita.
Durante la sette giorni, in tutti i presidi ospedalieri aziendali, nei distretti sanitari e nei consultori familiari, sarà promossa la campagna d’informazione realizzata
dall’assessorato regionale della Salute e dal dipartimento attività sanitarie e
Osservatorio epidemiologico della Regione (Dasoe), con la diffusione di locandine,
brochure e altro materiale informativo.
Per maggiori info è attivo il numero verde 800861061 a cui ci si può rivolgere in caso di
screening o sospetto di aver contratto infezioni.
(Fonte: Azienda sanitaria provinciale di Catania)
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