Anche se ormai più o meno tutti sanno dei danni causati dalla plastica all’ambiente e soprattutto al mare, e finalmente qualcosa sembra muoversi anche a livello istituzionale, c’è chi da sempre pulisce il mare dai rifiuti, cercando di coinvolgere tutti quelli che incrociano il suo cammino: dai più piccoli ai più grandi. Stiamo parlando di Cicciocayak, Francesco Tocco. Anche se nella vita fa un altro mestiere, ogni volta che può corre a mare a bordo del suo inseparabile kayak e batte la costa del palermitano per togliere gli inquinanti dall’acqua.
«Da inizio estate – spiega Francesco – con il progetto #pulireilmareinkayak, abbiamo già raccolto tanta spazzatura da riempire un camion, recuperata tra la costa di Terrasini e Cinisi. Spesso vado da solo con il mio kayak trainando un altro kayak doppio in modo da poterlo riempire di rifiuti». In questa sua battaglia però viene spesso affiancato, oltre che da molti cittadini, anche dai volontari del Wwf. A mare si può trovare immondizia di ogni genere dai copertoni delle auto fino ai semplici sacchetti di plastica, che però possono essere letali per alcune specie marine. «I sacchetti trasparenti in particolare sembrano galleggiare come meduse e vengono ingoiate dalle tartarughe che poi si sentono sazie e smettono di nutrirsi. Stessa storia succede anche con gli uccelli. All’interno di alcune calette poi ho tirato via tantissimo polistirolo che praticamente non si distrugge mai. Molto deriva dalle gabbie dei pescatori utili al trasporto del pesce sotto ghiaccio in aereo».
Francesco è tornato a solcare il mare anche quest’anno che è stato colpito da un grave lutto, la scomparsa della sorella: «Ho messo la scritta Sefy nel cuore sul mio kayak, così la porto sempre con me. Cerco di dare sempre il massimo e spero davvero che quello che sto facendo possa servire a qualcosa. Quest’anno intanto ho notato un cambio di rotta: ci sono tanti ragazzi di Cinisi, Terrasini e Palermo che mi contattano per ripulire il mare e hanno tanto entusiasmo, questa cosa mi rende felice». Un impegno che continua quindi e che passa dal servizio attivo per mare fino alle campagne di sensibilizzazione dei più piccoli per la tutela dell’ambiente: giri in kayak in cambio di una mano a raccogliere rifiuti. E siamo certi che non si fermerà qui.
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