Le campagne della Piana di Catania soffrono la sete. Il nodo sono sempre le difficoltà, da parte dei proprietari di fondi agricoli, ad accedere all’acqua fornita dal Consorzio di Bonifica. I disagi deriverebbero dai continui guasti, provocati forse dalla mancata manutenzione delle centrali di sollevamento dell’acqua presenti in diversi punti della pianura. In particolare un problema di una certa rilevanza si è registrato in contrada Tanazzi. La centrale di sollevamento non consente di approvvigionare in modo adeguato le campagne dell’area ricadente tra Paternò, Sferro e Catenanuova. oltre 25 chilometri di condutture rimangono prive dell’acqua che dovrebbe approvvigionare circa 1500 ettari di terreno. Ma di problemi se ne registrano anche in altre centrali di sollevamento nei territori di Paternò, Biancavilla, Motta Sant’Anastasia e Belpasso.
Le critiche così puntano sulla carenza di manutenzione e di controllo delle centrali che, a detta degli agricoltori, andrebbero fatte prima dell’inizio della stagione irrigua, in modo tale che giunta l’estate, una volta riparati guasti o sostituite parti ammalorate di tubature o centrali, non si registrerebbero disservizi per l’utenza. E invece, come ha specificato Ernesto Abate, segretario regionale del Sifus, si è arrivati all’avvio «solo il 17 aprile di una parte degli operai stagionali, mentre solo il 4 giugno sono stati avviati gli altri». Una situazione che ha provocato forti polemiche tra i proprietari dei fondi agricoli. Cosi ieri mattina a Sferro il commissario straordinario dei Consorzi di bonifica della Sicilia orientale Francesco Nicodemo ha dapprima incontrato i vertici dell’Apos, ossia l’associazione produttori ortofrutticoli siciliani, nella persona di Antonio Schepis e Dino la Delfa, e successivamente i lavoratori del consorzio. Presente anche Abate del Sifus, il sindacato dei forestali.
«È stato un incontro positivo – hanno specificato Schepis e La Delfa dopo l’incontro con Nicodemo e Gaetano Punzi, vicedirettore del Consorzio – e abbiamo avuto la massima disponibilità da parte del commissario. A breve il problema dovrebbe essere risolto, in quanto è previsto la collocazione di un nuovo motore nell’impianto di sollevamento di contrada Tanazzi. Ci auguriamo che non si registrino problemi lungo la condotta»
Durante l’incontro si è parlato anche dell’atteso collegamento di oltre 3 chilometri con la diga Sciaguana ricadente tra i comuni di Centuripe e Catenuova. «L’acqua arriverebbe a caduta nelle campagne- proseguono Schepis e La Delfa – e tutto ciò comporterebbe un risparmio energetico, ossia non sarebbe necessario attivare le pompe. Per costruire il collegamento occorrerebbero circa 800mila euro».
Il successivo incontro il commissario Nicodemo l’ha avuto coi dipendenti del Consorzio: «Ha chiesto collaborazione, ossia il personale dovrebbe essere pronto ad intervenire per le emergenze – spiega Ernesto Abate – e gli interventi dovevano essere effettuati nel periodo primaverile per essere pronti adesso. L’obiettivo è avere una ridistribuzione irrigua proporzionata alle elevate risorse irrigue della Sicilia». Quest’anno ci sarebbe una disponibilità di acqua del 34 per cento in più rispetto allo scorso anno.
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