Consiglio, seduta rinviata per problemi informatici «Vergognoso, interpelleremo l’assessorato regionale»

Né le previsioni sul ciclone Apollo né l’opposizione della minoranza sono riusciti a bloccare la seduta del Consiglio comunale di Catania prevista per ieri. Alla fine a rinviare i lavori dell’aula, dopo diversi tentativi che sono andati avanti per oltre due ore, ci hanno pensato i problemi informatici. «Vergognoso e ridicolo – commentano i consiglieri Lidia Adorno, Enzo Bianco, Graziano Bonaccorsi, Valeria Diana, Salvo Di Salvo, Giuseppe Fichera, Giuseppe Gelsomino, Francesca Ricotta, Mario Tomasello e Lanfranco Zappalà – Una situazione imbarazzante che ha esasperato gli animi di buona parte dei colleghi, anche di maggioranza».

All’ordine del giorno c’era l’approvazione dell’aggiornamento del programma triennale delle opere pubbliche e, soprattutto, lo schema del documento unico di programmazione (Dup) funzionale al bilancio stabilmente riequilibrato. Temi importanti su atti finanziari che hanno tempi ristretti. Dando la propria disponibilità a lavorare anche nei festivi, i capigruppi avevano provato a spostare la seduta ma senza ottenere il consenso da parte del presidente Giuseppe Castiglione. Nonostante la seduta online, in municipio era necessaria la presenza del personale per la gestione dell’aula e per i servizi informatici. «Alla fine – lamentano i consiglieri – hanno sprecato tempo e risorse mettendo a rischio inutilmente l’incolumità dei dipendenti e di tutti i presenti in aula».

E non è la prima volta che il Consiglio comunale ha difficoltà con le modalità onlineUn flop era stata la prima seduta dopo il lockdown. In quel caso, però, la società che gestiva la piattaforma aveva rimandato al mittente le responsabilità. «Ancora una volta, dopo due anni, ci sono stati problemi informatici per avviare una seduta in diretta video su Youtube, anche davanti al direttore dei servizi informatici», criticano i consiglieri che adesso vogliono portare la questione anche sui tavoli regionali. «Crediamo che ci siano i presupposti per interpellare l’assessorato agli Enti locali – concludono – sulla fallace e lacunosa gestione del Consiglio comunale di Catania».

Marta Silvestre

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