Il consiglio comunale di Catania ha approvato la revoca in autotutela della deliberazione che aveva sancito, a maggio 2014, il pagamento del debito fuori bilancio milionario nei confronti della cooperativa Villa Serena. Allora definito per errore urgente dall’amministrazione che ne chiedeva il voto e che si era invece opposta alla stesso debito. La gaffe si è risolta questa sera con la revoca del precedente atto, votata a favore da 24 consiglieri e un astenuto, su un totale di 25 presenti. «Chiedo che vengano riesaminati tutti gli atti relativi alle votazioni dei debiti di bilancio per verificare eventuali errori», ha affermato il consigliere Vincenzo Parisi di Grande Catania. La proposta – avanzata anche dai colleghi della maggioranza – è stata inserita nell’ordine del giorno e ha ottenuto l’approvazione del consiglio.
Ma la questione, nonostante il lieto fine, ha portato a riflessioni politiche dure da parte di esponenti dell’area di centro destra. «Organizzatevi meglio e fate passare le delibere che ci proponete da più lenti di ingrandimento», si agita Sebastiano Anastasi di Grande Catania. Ancora più duro è il collega di partito Andrea Barresi: «Da oggi in poi l’opposizione non voterà più nessun atto dell’amministrazione». E aggiunge: «Si parla tanto di città metropolitana e poi negli uffici funzionari e dirigenti fanno questi errori?». Il suo intervento di condanna totale nei confronti della maggioranza viene mitigato dal vicepresidente del consiglio Sebastiano Arcidiacono. Il consigliere di Sicilia Democratica ha riconosciuto che errare è umano e che «è da ammirare l’onestà intellettuale dei funzionari che non hanno nascosto la polvere sotto il tappeto».
A tenere banco durante la seduta consiliare anche temi fuori dall’ordine del giorno. Su tutti la questione dell’ipotetico pericolo generato dall’impalcatura costruita sulla fontana dell’Amenano. «Avete montato un ponteggio che per le festività agatine sarà utilizzato dalla gente come palco – attacca Manlio Messina di Area popolare -. È pericoloso e da irresponsabili». Sul tema, chiamato in causa da diversi consiglieri, il vicesindaco Marco Consoli si giustifica così: «I lavori ci sono stati offerti dall’accademia di Belle arti di Catania e quindi ci siamo dovuti attenere ai tempi da loro imposti». A destare attenzione durante la fase delle comunicazioni anche il problema relativo ai discussi bandi emanati da Amt e Sostare – rispettivamente per la ricerca di un addetto stampa e di un dirigente -; l’assenza di una delibera sul regolamento dei dehors e il nodo sugli gli asili nido.
Ma anche la questione relativa alla rotatoria di corso delle Provincie. Su quest’ultimo punto c’è stato un vero e proprio botta e risposta tra Barresi e l’assessore alla Viabilità Rosario D’Agata. «Siete sordi, non ascoltate né i commercianti né i rappresentanti della circoscrizione, creando disagi laddove non ce ne sono», dice il consigliere. «Non è vero, la comunicazione c’è – risponde stizzito D’Agata – e la misura piace ad alcuni commercianti che mi hanno personalmente ringraziato».
A margine, spazio anche per la proposta di annullare le multe emanate dalla Sostare a danno dei cittadini non a conoscenza del pagamento delle strisce blu notturne. L’idea, avanzata dal consigliere Agatino Lanzafame del gruppo Con Bianco per Catania, viene definita meritevole di attenzione da parte dell’assessore D’Agata. A destare l’ilarità della sala sull’argomento maltempo di oggi è infine l’intervento del consigliere Giuseppe Catalano di Sicilia Democratica: «Il Comune sostiene che il sistema di oggi abbia retto ma, se non avesse tenuto, allora saremmo morti tutti per annegamento?».
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