Consiglio comunale, relazione di metà mandato  Orlando: «Svoltato per produttività e immagine»

Più di 2.200 delibere approvate dall’inizio del mandato fino a dicembre 2014, tra cui l’approvazione dei provvedimenti finanziari, il Programma triennale delle opere pubbliche, il Piano di utilizzo del demanio marittimo, il Progetto esecutivo per la realizzazione del sistema del tram, il Registro delle unioni civili, l’istituzione della Consulta delle culture. E ancora le iniziative culturali e di formazione organizzate dalla Presidenza del Consiglio e i lavori di ristrutturazione di Palazzo delle Aquile.

Dati e informazioni sintetizzate nella relazione di metà mandato del Consiglio comunale di Palermo e presentata stamani durante una conferenza stampa a Sala delle Lapidi. La pubblicazione sarà scaricabile sul sito web del Comune e su diversi portali di informazione cittadini, tra cui anche MeridioNews. Una sessantina di pagine con grafici e tabelle che raccontano i primi due anni e mezzo di questa consiliatura

«Il consiglio è un organo che lavora molto ma spesso in maniera silenziosa – ha detto il presidente Salvatore Orlando -. Ritengo che il bilancio di questa prima fase si possa definire buono: è un consiglio comunale che ha svoltato sia in termini di produttività che d’immagine. Quando siamo stati eletti avevamo ben chiaro che Palermo si trovava in una situazione drammatica e tutti ci siamo sentiti responsabili». 

Le prime grandi sfide furono l’Amia e la Gesap. «Ma c’è da dire che in quest’aula, non ci sono stati accordi di nessun tipo – ha aggiunto Orlando -, tutto quello che è stato fatto è stato fatto alla luce del sole. In questa consiliatura non ci sono state polemiche rispetto ai rimborsi, non sono emerse vicende che ci possono fare vergognare, le persone sedute in questi banchi sono persone perbene».

Il presidente ha ricordato, inoltre, l’attività e l’importanza attribuita dal consiglio ai temi dei diritti, «affrontati sempre in maniera non secondaria rispetto alle opere pubbliche e ai bilanci». Fondamentali, in questo senso, l’istituzione della Consulta delle Culture, il Registro comunale delle unioni civili e la convenzione con l’Unicef per il riconoscimento della cittadinanza onoraria ai bambini stranieri nati a Palermo. Altro punto cardine dell’attività del consiglio, la trasparenza realizzata anche grazie alla diretta streaming e diretta televisiva delle sedute «volute – ha spiegato Orlando – per raggiungere i cittadini». 

«Quello della trasparenza degli atti del consiglio comunale era una grossa lacuna che l’ufficio di presidenza ha immediatamente colmato – ha concluso la vice presidente Nadia Spallitta -. Non sempre, e non tutta, la politica è corrotta».‎

Alessia Rotolo

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