Il senato cittadino di palazzo degli Elefanti approva il nuovo regolamento sull‘armamento del corpo di polizia municipale e la delibera Piano casa. Sul primo punto i consiglieri di maggioranza e opposizione fanno fronte comune e il regolamento ottiene 28 voti favorevoli su altrettanti presenti. Più lungo l’iter che ha portato all’approvazione del Piano casa. L’amministrazione comunale ha aspettato quasi tre ore prima di raggiungere il favore del consiglio comunale. Con 26 sì e due astenuti – questi ultimi appartenenti al gruppo Area popolare guidato da Manlio Messina -, e alla fine di un lungo dibattito, la delibera passa.
Ad allungare i tempi di giudizio sulla legge che punta all’ampliamento dell’edilizia sociale, allo sviluppo dell’offerta di alloggi popolari e ai sostegni economici per gli affitti a canone concordato, è un lungo elenco di emendamenti e subemendamenti proposti per lo più da Messina e dal suo gruppo, e dall’opposizione in generale. Il messaggio che l’area di centro destra manda ancora una volta alla maggioranza è volto a sottolineare l’importanza della presenza dell’opposizione ai fini di voto all’interno dell’aula di senato cittadino. «Se pensate di avere i numeri, la delibera ve la votate voi senza l’aiuto del centro destra», minaccia Messina dopo la bocciatura di alcuni emendamenti da lui proposti. «Se non eliminiamo alcune limitazioni all’interno della delibera rischiamo di trovarci tra le mani un regolamento fallimentare», afferma poco dopo.
È ancora un intervento di Messina a scaldare gli animi dei consiglieri comunali durante la fase delle comunicazioni alla presidente del consiglio Francesca Raciti. «Io e alcuni colleghi abbiamo deciso di istituire una commissione d’indagine per verificare chi e perché ha fornito le credenziali di mail e password dell’ufficio stampa del Comune di Catania a chi non è autorizzato ad averle», attacca il capogruppo di Area popolare che ritorna così sulla questione di presunto abusivismo all’interno dell’ufficio stampa di palazzo degli Elefanti. «È vergognoso che da più di due anni si verifichino atteggiamenti illegali e arroganti all’interno dell’organo di comunicazione ufficiale dell’Ente», continua Messina. Che chiude: «Il dottore Giuseppe Lazzaro Danzuso non ha alcuna autorizzazione per accedere alla mail del Comune». Sulla questione interviene anche il vice presidente vicario del consiglio Sebastiano Arcidiacono. «È una vicenda paradossale che spero trovi una soluzione al più presto», spiega il consigliere.
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