Beni per due milioni di euro sono stati confiscati dalla Direzione investigativa antimafia di Catania al 47enne Salvatore Marletta, imprenditore agricolo pluripregiudicato e ritenuto vicino alla famiglia mafiosa Di Dio di Palagonia, e al 54enne Orazio Salvatore Di Mauro – detto Turi u biondo – considerato un esponente di spicco del clan Laudani e legato alla famiglia mafiosa catanese dei Santapaola. Rapporti bancari, auto, un’azienda agricola, un’impresa del settore dell’arredamento (il punto vendita Arredamenti Di Mauro ad Acireale che sarebbe stato usato anche per i summit del clan Laudani), una villetta con piscina e 18 appezzamenti di terreno tra Palagonia e Ramacca sono stati confiscati in due diverse attività di indagine.
Marletta, tre settimane fa, è stato coinvolto nell’operazione Iddu che ha portato all’arresto di 21 persone per associazione mafiosa, traffico e spaccio di stupefacenti, estorsione e lesioni aggravate. Nel 2001 il 47enne era stato arrestato per tentato omicidio, lesioni personali e detenzione abusiva di armi. Se anni dopo, insieme a Febronio Oliva – appartenente alla famiglia mafiosa Di Dio di Palagonia – era stato arrestato per usura, estorsione e porto abusivo di armi.
Di Mauro, invece, incensurato fino al febbraio del 2016, è stato poi coinvolto e arrestato in diverse inchieste giudiziarie tra cui I Vicerè – insieme ad altri elementi di spicco del clan Laudani – e Security (sugli interessi dei Laudani a infiltrarsi nella gestione della sicurezza e della logistica nella grande distribuzione). Per lui le accuse sono state di estorsione aggravata, associazione mafiosa, emissione di fatture per operazioni inesistenti, omessi dichiarazione e versamento Iva, appropriazione indebita, ricettazione, traffico di influenze, intestazione fittizia di beni e corruzione tra privati.
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