Cronaca

Palermo, tolti a Cosa nostra beni per oltre un milione di euro

Una confisca e un sequestro per Cosa nostra palermitana. I carabinieri hanno dato esecuzione a due misure patrimoniali: un provvedimento con cui è stata dichiarata irrevocabile la confisca di primo grado – emessa nel gennaio del 2022 – a carico di Girolamo Ciresi; e un decreto di sequestro con il quale sono stati sequestrati i beni riconducibili a Salvatore Fiorentino.

Il 76enne Ciresi era stato arrestato nell’operazione Panta Rei per la sua organicità al mandamento mafioso di Porta Nuova. L’uomo è ritenuto appartenente alla famiglia di Borgo Vecchio, per conto della quale si sarebbe occupato costantemente di attività estorsive a imprese ed esercizi commerciali della zona di riferimento. Nel corso delle indagini patrimoniali è stato possibile dimostrare che i beni nella disponibilità di Ciresi fossero frutto delle sue attività illecite. Così si è arrivati alla confisca irrevocabile di questi beni per un valore complessivo di circa 700mila euro. Nello specifico si tratta di un appartamento a Palermo, una villetta a Carini (nel Palermitano), un appezzamento di terreno con fabbricato a Carini otto rapporti bancari.

Il 42enne Fiorentino era stato arrestato nell’operazione denominata Bivio per aver fatto parte della famiglia mafiosa di Palermo Tommaso Natale. Anche in questo caso, dalle indagini si è avuto il riscontro che i suoi beni fossero il frutto di attività illecite: il sequestro, dal valore di circa 500mila euro, riguarda un ufficio con 15 vani nella zona di via Perpignano a Palermo, un’auto e un rapporto bancario.

Redazione

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