«Ho votato contro, non mi sono astenuta, deve esserci stato un errore». Se la settimana scorsa il voto di Valentina Palmeri all’articolo del ddl Edilizia sull’estensione del condono straordinario di inizio anni Duemila anche agli immobili realizzati in aree sottoposte a vincolo paesaggistico aveva segnato un principio di spaccatura all’interno di Attiva Sicilia, quanto accaduto ieri assume i tratti del giallo. A sala d’Ercole, infatti, si è tornati a votare sulla proposta della maggioranza, affrontandola stavolta non come articolo ma come ddl a sé stante. Le preferenze sono state raccolte a scrutinio segreto e hanno visto i favorevoli al condono spuntarla per un solo voto: 23 a 22. Guardando però il verbale, il nome di Palmeri è inserito tra gli assenti. Tecnicamente l’espressione comprende anche chi è presente in aula ma decide di non inserire il tesserino elettronico, non partecipando di fatto alla votazione.
«Non è stato il mio caso, io ero presente e ho schiacciato il tasto per bocciare una norma su cui sin dal principio mi sono espressa in maniera molto critica – commenta Palmeri a MeridioNews -. Non so se si sia trattato di un problema tecnico nella raccolta delle preferenze o se l’errore sia stato nella redazione del verbale della votazione. In ogni caso va fatta chiarezza. Ho già contattato gli uffici dell’Ars e questo pomeriggio porterò la questione in aula». La deputata ex cinquestelle torna poi su un intervento fatto ieri dalla presidente della commissione Ambiente poco prima del voto. «Savarino aveva proposto di rinviare il voto a oggi, dopo che alcuni deputati avevano fatto presenti dei problemi con il sistema elettronico di votazione», racconta Palmeri. La parlamentare regionale trapanese, che oltre a fare parte del gruppo di Attiva Sicilia è esponente dei Verdi in Sicilia, ieri sera aveva rilasciato una nota che strideva con il verbale d’aula. «Sull’articolo 20 ho votato nuovamente contro, ma è stato approvato ancora una volta con voto segreto», aveva dichiarato. Aggiungendo che si tratta di «un articolo che con molta probabilità verrà impugnato e che purtroppo creerà un caos giuridico fino a quando sarà in vigore».
Ad attaccare la norma sul condono approvata dall’Ars è il deputato cinquestelle Giampiero Trizzino. «Per un solo voto, uno soltanto, viene approvata la scandalosa sanatoria che permette di condonare gli immobili abusivi costruiti in aree di pregio paesaggistico e non solo – dichiara il parlamentare a MeridioNews -. Una norma palesemente incostituzionale, sulla quale, ne sono certo, calerà la scure della Corte Costituzionale. Solo un governo scellerato come quello guidato da Musumeci, con la complicità di voltagabbana che si spacciano per ambientalisti, poteva approvare una norma del genere. Rimango basito – continua Trizzino – da come si possa cambiare opinione su temi così delicati. Fino a qualche anno fa i nostri ex colleghi del M5s si battevano insieme a noi contro il condono edilizio ed oggi li ritroviamo invece a braccetto con Musumeci, sostenitori delle sue porcate».
Sulla questione del voto di Palmeri, Trizzino chiosa: «Conosco l’integrità morale di Valentina e se afferma di avere votato contro, le credo. Di certo – conclude – se così dovesse essere significa che il voto di ieri è da considerarsi nullo. Sarebbe un fatto gravissimo e la votazione andrebbe ripetuta». Il regolamento dell’Ars, infatti, prevede che a parità tra favorevoli e contrari il disegno di legge venga bocciato.
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