Aria di condono a palazzo dei Normanni. Con un emendamento tra le pieghe del ddl sulla pianificazione urbanistica, infatti, decine di migliaia di immobili costruiti sulla cosa a meno di 150 metri dalla battigia potrebbero diventare, di colpo, regolari. L’emendamento, presentato da Giorgio Assenza, capogruppo di Fratelli d’Italia all’Assemblea regionale siciliana, è di fatto un’interpretazione autentica. Cioè, non modifica la legge già esistente, ma spiega come interpretarla. In questo modo, con questa nuova interpretazione, tutte le costruzioni, al momento abusive, edificate dopo il 1976 ed entro il 1985, in un Comune che prima del ’76 avesse approvato i necessari regolamenti urbanistici, potranno godere del salvacondotto che ne sancirà la piena regolarità.
La peculiarità dell’interpretazione autentica, infatti, è l’azione retroattiva. Cosa che andrebbe tuttavia a creare un notevole corto circuito, visto che i proprietari a cui è stato demolito per abusivismo edilizio un immobile che ricade nella zona prevista, si troverebbero con le macerie di una casa a quel punto regolare. E non affatto è esclusa una pioggia di azioni legali. Si tratta della seconda volta che Assenza – che MeridioNews ha più volte provato a contattare invano – tenta un’impresa del genere. La prima era stata due anni fa, nella legislatura guidata da Nello Musumeci, leader del partito di Assenza che, al tempo, militava tra le fila di Diventerà bellissima. Musumeci però non appoggiò l’emendamento – osteggiato anche dall’assessore al ramo che, al tempo, era Toto Cordaro – che, quindi, fu stralciato senza troppi complimenti e con qualche piccolo screzio interno.
Al momento il presidente Renato Schifani ha preferito non pronunciarsi sulla possibilità che il redivivo emendamento venga approvato. Intanto il ddl sulla pianificazione urbanistica si trova sui banchi della quarta commissione parlamentare dell’Ars, la commissione Ambiente, territorio e mobilità, guidata da Giuseppe Carta, ma già divampano le polemiche, con Movimento 5 stelle e Partito democratico strenuamente contrari. Mentre ancora non c’è una posizione ufficiale da parte dei due gruppi che fanno capo a Cateno De Luca, anche se qualche deputato, come Ismaele La Vardera, ha già manifestato il proprio disappunto.
«Ancora nel 2023 c’è chi pensa di poter presentare proposte di condono per immobili abusivi sulla costa – dice a MeridioNews Cristina Ciminnisi, deputata del Movimento 5 stelle e componente della quarta commissione – Siamo pronti alle barricate in commissione Ambiente ed eventualmente in aula contro una norma che, con il solito giochetto dell’interpretazione autentica di una legge di quasi 40 anni fa, punta a sanare gli edifici costruiti entro i 150 metri dalla battigia. Non è solo disprezzo per il nostro territorio, ma anche un meccanismo che rischia di generare una disparità di trattamento tra chi ha visto abbattuta la propria abitazione perché non ha potuto avvalersi della sanatoria e chi invece oggi, grazie a questa nuova interpretazione, potrebbe invece ottenerla con la stessa identica tipologia di abuso. Una norma irricevibile, su cui non intendiamo arretrare di un millimetro».
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