Un flash mob per dire no allo Stadio delle Palme come struttura per ospitare i concerti di Mika e Negramaro previsti a giugno e a luglio. Centinaia di persone hanno mostrato contemporaneamente cartelli con scritto lo slogan della manifestazione: «Salviamo lo Stadio delle Palme – Salviamo lo sport !», un’iniziativa nata in collaborazione con la Fidal Regionale. Presenti diverse personalità del mondo dello sport dal corridore Antibo al pluricampione del mondo di canottaggio Luca Moncada. Presenti soprattutto famiglie con bambini e tanti cittadini oltre che i rappresentati delle associazioni, tra gli organizzatori.
La protesta è iniziata quando l’Amministrazione comunale ha deciso di concedere lo stadio intitolato a Vito Schifani per i due concerti. L’associazione Comitati Civici di Palermo e l‘Associazione Vivo Civile hanno presentato un esposto-querela nei confronti del Comune per questa decisione, supportati in questa azione dai Consiglieri comunali Filippo Occhipinti e Gaspare Lo Nigro del gruppo consiliare Comitati Civici. Poi è arrivato un altro esposto, stavolta del M5S, e il supporto del Pd Sicilia che ha chiesto al Comune, per bocca del responsabile sport Ferrante di prendere atto delle numerose proteste e di «occuparsi seriamente della questione senza continuare ad alzare barricate nella logica del muro contro muro».
«Il mondo dello sport oggi ha alzato la voce per difendere lo Stadio delle Palme, visto che chi è stato eletto non sembra interessarsi dei diritti dei cittadini». Lo dice il capogruppo dei Comitati Civici al consiglio comunale di Palermo, Filippo Occhipinti. «L’impianto non poteva e non doveva essere assolutamente concesso – dice Occhipinti che ha aderito al sit-in – Il regolamento vigente è chiarissimo: la struttura non si può concedere per un uso diverso da quello sportivo, senza alcuna eccezione. La città soffre della mancanza di spazi organizzati per ospitare questi eventi musicali di spessore, ma in quattro anni, anziché cercare soluzioni, si è deciso di concedere strutture sportive non adeguate e già di per sé precarie. Concedere una struttura sportiva non adeguata allo scopo, con i rischi che ne conseguono, e che verrà sottratta alle associazioni e agli sportivi amatoriali, è sbagliato oltre che in questo caso fuori le regole. Infine vorremmo capire se è già stata rilasciata l’autorizzazione dalla Prefettura».
Non la pensa così Agave Spettacoli, la società che organizza i concerti insieme a Musica da Bere, che due giorni fa sul suo profilo Facebook scrive: «Diffideremo chiunque scriva notizie false fantasiose e altro sulla vicenda dei concerti di Mika e Negramaro allo stadio delle Palme. I concerti si terranno regolarmente e con successo nella nostra città. E invece di fare manifestazioni patetiche diano solidarietà alla gente che perde il lavoro (vedi Almaviva ). Noi nel nostro piccolo anche se per poco diamo lavoro a molte persone in occasione dei concerti».
«Siamo amanti della musica ma nei luoghi deputati, non vogliamo fare la guerra a nessuno, vogliamo che vengano rispettate le regole per il buon vivere civile. Noi difendiamo il bene comune, nell’interesse della collettività e soprattutto dei giovani», dice Giovanni Moncada, presidente dell’associazione Comitati Civici. «La nostra città, che ha una squadra di atletica che milita nella serie A Nazionale – dicono ancora gli organizzatori del Flash Mob non possiede altre strutture in grado di fare svolgere le gare di atletica leggera e, pertanto, siamo seriamente preoccupati per il futuro di questo sport in caso di utilizzo improprio di questa struttura delicata, che presenta già dei problemi. Il nostro intento è quello di salvare questa struttura per i nostri giovani atleti».
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