“Con noi studenti e uomini di cultura”

“La protesta va avanti. Anzi, se debbo essere preciso, la rivoluzione pacifica sta prendendo piede in tutta la Sicilia. Dalle parti di Catania, poi, registriamo una partecipazione che non ci aspettavamo. Con noi si uniscono persone di diversa estrazione. Gente che ha capito che non siamo interessati alle strumentalizzazioni politiche. Hanno capito che a noi interessano le soluzioni concrete per risolvere problemi reali. E si avvicinano a noi con entusiamo”.
A parlare è uno dei leader delle ‘Cinque giornate della Sicilia’, Franco Grupi. Che fa il punto della situazione a Catania. Dove si registrano pacifici blocchi stradali un po’ in tutta la provincia. “Sono in particolare aumentati i presidi di agricoltori. Ed è anche logico: l’agricoltura siciliana è il settore che, in questo momento, sta pagando un prezzo altissimo. Le aziende agricole sono in ginocchio. Massacrate da una concorrenza sleale”.
Grupi ci dice che la protesta si sta estendendo a nuove categorie di lavoratori. “Siamo stati contattati dagli artigiani – aggiunge -. Imprenditori che rappresentano la spina dorsale dell’economia siciliana. Anche loro cominciano a chiedere notizie sul nostro movimento. Hanno capito che non facciamo filosofia. Non stiamo soltanto provando a risolvere i problemi che, da anni, la classe politica siciliana ha lasciato incancrenire”.
Un’altra novità è rappresentata dagli studenti. “In queste ore siamo stati contattati dagli studenti dei licei e delle università. Anche loro si informano su quello che stiamo facendo. Vogliono capire. Non escludiamo di averli vicino. Anche perché apprezzano la nostra iniziativa”.
Ci sono anche gli uomini di cultura. “Proprio in queste ore – ci dice sempre Grupi – qui al casello di San Gregorio, dove abbiamo organizzato un grande e pacifico blocco stradale, è arrivata una compagnia di artisti. Sono attori che stanno organizzando uno spettacolo per noi. Insomma, la solidarietà è generale. Andiamo avanti. Fino alla vittoria”.

 

Redazione

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