Con Cardinale Lombardo torna a sognare

 

Non è molto, ma è già qualcosa. E, tutto sommato, per l’attuale governo della Regione, Adelfio Elio Cardinale, nominato sottosegretario del governo Monti alla Sanità, potrebbe risultare una nomina importante. Anzi, strategica.

Cardinale è un personaggio molto conosciuto e apprezzato. Docente universitario presso il Policlinico di Palermo, uomo di scienza e umanista, il nuovo vice ministro alla Sanità è anche cognato dell’attuale dirigente generale della Regione siciliana, Romeo Palma, capo dell’ufficio legislativo e legale dell’amministrazione regionale.

La nomina, se proprio vogliamo essere maligni, arriva a puntino per il governo presieduto da Raffaele Lombardo. Arriva proprio quando la Corte dei Conti regionale, per bocca della sua presidente, Rita Arrigoni, ha fatto sapere alla politica siciliana (parole che ha pronunciato nel corso di un’audizione tenuta una decina di giorni fa presso la commissione Finanze e Bilancio dell’Ars) che, quest’anno, se non verranno appostati soldi ‘veri’, per la sanità non ci sarà il “sì” della magistratura contabile al bilancio preventivo.

Un mezzo schiaffo, alla fine, per Romeo Palma, che nella vita fa il magistrato della Corte dei Conti proprio in Sicilia. L’allarme per il governo Lombardo è grande. Perché, allo stato attuale dei fatti, i 600 milioni di euro da appostare in bilancio per la sanità made in Sicily non ci sono. E, fino a ieri, non c’era speranza che arrivassero da Roma.

Il governo regionale, nel ‘bozzone’ di bilancio, ha messo nero su bianco un sogno proibito: ovvero che la partecipazione della Regione siciliana alle spese della sanità dovrebbe passare dall’attuale 49 per cento e rotti al 42 per cento e rotti. Un sogno, come già detto, fino ad oggi. Perché con i chiari di luna che ci sono a Roma (il governo Monti deve trovare 10 miliardi di euro ‘pronto accomodo’ per la prima di una serie di manovre che svuoteranno le tasche degli italiani nel nome dell’euro da salvare) sembra impossibile che la Sicilia riceva in ‘regalo’ 600 milioni di euro.

Ora, però, è arrivato Cardinale. Nuovo vice ministro della Sanità, come già accennato. Roma allargherà i cordoni della Borsa? Lo spera Lombardo. E lo spera anche l’assessore alla Salute, Massimo Russo, che appena ieri è stato duramente contestato a Mistretta dalla gente che non ne può più di un servizio sanitario pubblico sempre meno efficiente perché sempre più funestato dai ‘tagli’.

 

Redazione

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