Comunità Pio IX, rischio chiusura per i ritardi del Comune «Oltre agli stipendi arretrati, ne va del futuro dei ragazzi»

«Da circa due anni viviamo una situazione di disagio. Adesso l’istituto rischia di chiudere perché le cose si sono ulteriormente complicate». Emanuele Spitaleri, educatore della comunità Pio IX di Catania, lancia l’allarme a MeridioNews. La struttura gestita dalle suore figlie della Carità di San Vincenzo de Paoli ospita e dà assistenza a circa venti minori, sia ragazze che ragazzi, collocati dai Servizi sociali su richiesta del tribunale. 

La comunità va avanti grazie ai fondi comunali e alle donazioni dei privati. Due anni fa, da quando il Comune ha dichiarato il dissesto, sono iniziati i problemi di pagamento per il personale e per il sostegno della struttura. Fino a questi giorni, quando le suore hanno fatto presente anche il rischio della possibile chiusura. «All’interno dell’istituto lavoriamo in 15, tra operatori e autisti – spiega Spitaleri – Siamo rimasti circa sette mesi senza stipendio: le suore hanno sempre anticipato i pagamenti in attesa che il Comune saldasse, ma in queste ultime settimane abbiamo ancora ritardi nelle spettanze». Adesso la situazione sembra essere esasperata. «Non voglio accusare nessuno – sottolinea Spitaleri – Ma raccogliere l’appello dei colleghi e dei ragazzi: in ballo c’è anche il loro futuro. Se non si troverà una soluzione, saranno sempre in balia della burocrazia, smistati in altri istituti».

Intanto dal Comune assicurano che buona parte dei pagamenti sono stati saldati, seppure con estremo ritardo. «La comunità ha dovuto fare i conti col dissesto – replica l’assessore ai Servizi sociali Giuseppe Lombardo – La nostra amministrazione si è sempre impegnata per la causa. In estate abbiamo pagato il 2019. Per quanto riguarda le spettanze del 2020 siamo fermi alle mensilità di settembre. Nelle prossime settimane ci impegneremo a pagare tutti gli arretrati relativi all’anno scorso». Lombardo assicura che da parte del Comune c’è tutta la volontà affinché la struttura non venga chiusa. «Noi abbiamo preso un impegno – conclude – Siamo sempre in contatto con la madre superiora. Se la struttura dovesse chiudere, non sarà certo per volontà della nostra amministrazione».

Carmelo Lombardo

Recent Posts

Ars, febbre da campagna elettorale e l’opposizione ne approfitta. L’intesa ScN-Pd-M5s fa annaspare la maggioranza

Un vecchio modo di dire recita: «chi va a Roma perde la poltrona», in questo…

4 ore ago

Inchiesta Sanità a Catania, Il verdetto solo dopo le elezioni europee. Legittimo impedimento per Razza

Vorrei ma non posso. Bisognerà aspettare il prossimo 18 giugno per avere un verdetto- o…

12 ore ago

Almaviva, incontro al Mimit. I sindacati: «Ancora nessun risultato ottenuto»

Si è svolto l'incontro al Mimit per analizzare lo stato di avanzamento sul piano di…

15 ore ago

Catania, calamari trattati con candeggina sequestrati alla Pescheria

Alcuni calamari che emanavano un forte odore di candeggina sono stati rinvenuti a carico di…

15 ore ago

Motociclo finisce dentro una buca, morto un 39enne a Palermo

Un uomo di 39 anni, Samuele Fuschi, è morto in un incidente stradale in viale…

16 ore ago

Terza edizione del master Terna-UniPa per la transizione energetica: 19 posti, con certezza di assunzione in Sicilia

Diciannove possibilità di formazione, per altrettanti posti di lavoro. Garantiti in Sicilia. È la formula…

16 ore ago