Comuni, ex Province e Università Ok alla suddivisione dei 500 milioni

Comuni, Province, Consorzi di bonifica, Ciapi, ex Pip, consultori. Mentre Sala d’Ercole dibatte ancora sulla bontà dell’accordo Stato-Regioni, che ha sbloccato 500 milioni di euro in cambio di enormi sacrifici richiesti alla Sicilia, la commissione Bilancio all’Assemblea regionale ha invece provveduto ad approvare l’emendamento del governo al ddl sulle variazioni di bilancio, che suddivide il bottino da 500 milioni.

Oltre 154 milioni andranno a favore dei Comuni; circa 9 milioni saranno destinati invece alle ex Province; 85,5 milioni serviranno per gli squilibri finanziari delle Autonomie locali; mentre poco meno di 14 milioni saranno spesi per la manutenzione dei boschi. Oltre 15,5 milioni andranno ai consorzi di bonifica, ai quali si aggiungono poco meno di 5 milioni per le garanzie occupazionali negli stessi enti. Ai precari degli enti locali andranno 17 milioni, mentre 342mila euro serviranno per le Scuole di servizio sociale. Poco più di un milione di euro per il Ciapi, mentre 1,7 milioni andranno all’Arma dei carabinieri. Quasi 5 milioni andranno all’Irsap, mentre di 13,6 milioni è il contributo destinato agli ex Pip.

All’assistenza ai pazienti talassemici andranno 3,7 milioni, mentre 265mila euro saranno destinati ai sordomuti e 734mila all’Unione italiana ciechi, oltre a 759mila euro per la stamperia brail; 5,4 milioni saranno utilizzati per i pazienti psichiatrici, mentre ai consultori e agli oratori religiosi andranno 71mila euro. Poco meno di 7 milioni serviranno per i minori sottoposti all’autorità giudiziaria, 270mila euro per l’Istituto nazionale del dramma antico, quasi due milioni e mezzo andranno ai consorzi universitari e 1,2 milioni all’Ersu.

Un’approvazione-lampo, quella della commissione Bilancio, «che ha consentito – ha detto il presidente dell’organismo parlamentare, Vincenzo Vinciullo – di mettere i Comuni, le ex Province, i forestali i Consorzi di bonifica e le università nelle condizioni di poter fare fronte a tutte le loro necessità, sbloccando le risorse per i precari. È chiaro che dobbiamo ancora recuperare 50 milioni di euro, ma credo che, nel breve volgere di qualche settimana, potremo recuperare anche queste somme che ancora non sono entrate nel bilancio della Regione».

Miriam Di Peri

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