Sono Rosario DAgata, Luigi Bosco, Valentina Scialfa, Angela Mazzola e Fiorentino Trojano i cinque assessori della nuova giunta che ieri hanno giurato di «adempiere alle funzioni di assessore con scrupolo e coscienza nell’interesse di Catania». Nominati nella mattinata dal neo sindaco Enzo Bianco – che li aveva già designati al momento della deposizione delle liste per le scorse elezioni amministrative – hanno giurato nel pomeriggio.
Sono diventati assessori, ma non si sa ancora a cosa. Non ci sono infatti le deleghe pronte per loro, come non si sanno ancora i nomi degli altri quattro che comporranno la giunta. Anche il consiglio comunale non si è ancora insediato e lo stesso sindaco ha giurato appena lo scorso sabato. È ancora presto dunque e bisognerà attendere perché tutte le procedure burocratiche vengano completate.
Fino ad allora, ad operare sarà il vecchio consiglio. Enzo Bianco, però, non vuole perdere neanche un momento e ha già convocato la giunta per questa mattina alle 12. «Ho deciso di avviare a tamburo battente l’attività amministrativa perché i problemi della città incombono – afferma il sindaco – L’impianto istituzionale sarà completato entro il mese di agosto», continua. Annuncia poi una squadra di governo composta «non soltanto dalla giunta, ma da tante cabine di regia» e chiede l’impegno e «la collaborazione fattiva di tutti i dipendenti comunali».
Dopo il giuramento è il momento dei giornalisti. Chi cerca di sentire cosa ha da dire un assessore o un altro, ma in realtà i cinque – o meglio i quattro volti nuovi, a parte il veterano Saro D’agata – non sono abituati a rilasciare interviste. Qualcuno rifugge ogni tipo di domanda: «E’ ancora presto, avremo modo di parlare in corso d’opera», afferma Fiorentino Trojano. Qualcun altro prova a rispondere, ma le affermazioni non possono che essere un po’ generiche, anche in virtù del fatto che non sanno ancora di cosa dovranno occuparsi nello specifico e soprattutto non hanno ancora contezza della reale situazione del Comune etneo.
E non si sbilanciano neanche nell’esprimere desideri o preferenze personali. «Lavorare per fare bene, mi interessa solo questo», dice Angela Mazzola. «È come il sesso di una persona per ricoprire un incarico – afferma Valentina Scialfa – non ha importanza. Non importa quindi quale settore, l’importante è saperlo portare avanti», conclude. Neanche D’agata si sbilancia. «Il nostro obiettivo è il programma, miriamo a quello perché Catania si risvegli», afferma. Qualcosa in più la dice invece Luigi Bosco. Individua il lavoro come priorità per Catania e vede una possibile soluzione nel mettere in sicurezza gli edifici del centro storico. Non nasconde quindi la voglia di occuparsi del settore dei lavori pubblici, seppure non è mai esplicifico nel dire quale delega vorrebbe per sè.
Brevi biografie dei neo assessori.
Luigi Bosco, 64 anni, già presidente dellOrdine degli ingegneri di Catania, si è occupato in particolare delle problematiche antisismiche. Sul fronte della prevenzione ha organizzato numerosi convegni e corsi finalizzati alla conoscenza del comportamento sismico degli edifici. Ha rappresentato gli ingegneri italiani nella commissione di monitoraggio delle norme tecniche istituita dal Consiglio superiore dei lavori pubblici. Rappresenta l’Ordine degli ingegneri di Catania alla consulta regionale siciliana.
Rosario D’Agata, 63 anni, avvocato penalista, impegnato in varie associazioni di volontariato e di tutela dei diritti dei più deboli, aderente a diversi movimenti laici e cattolici di società civile, è stato consigliere comunale a Catania fin dal 1993. È stato capogruppo prima del Pds-Ds e poi del Pd.
Angela Rosaria Mazzola, 49 anni, avvocato cassazionista. È titolare di uno studio che dal 2001 si occupa soprattutto di problematiche connesse al diritto di famiglia e questioni minorili e riceve nomine dal Tribunale quale tutore di soggetti incapaci. Dal 2008 ha contribuito ad avviare il Centro di ascolto e consulenza legale della Parrocchia catanese di San Luigi, nella quale svolge opera di volontariato. È vicina allambiente scoutisco catanese.
Valentina Scialfa Chinnici, 38 anni, specializzata in Medicina del Lavoro è attualmente dirigente medico della struttura di Facility Management dellAzienda Ospedaliera per lemergenza Cannizzaro. È socio fondatore della Cfa, che si occupa di consulenza nellambito della sicurezza nel posto di lavoro, privacy, qualità, Haccp sicurezza alimentare, formazione, assistenza per enti pubblici e privati, aziende e associazioni.
Fiorentino Trojano, 60 anni, psichiatra, Responsabile dellUnità operativa semplice Comunità terapeutiche riabilitative del dipartimento salute mentale di Acireale, da sempre impegnato nel volontariato, è autore di numerose pubblicazioni sui soggetti svantaggiati e coordinatore della Fondazione Giovanni Amato Onlus, che si occupa del loro inserimento sociale e lavorativo. Ma anche di politiche per il turismo accessibile in Sicilia, attraverso la prima Guida turistica per i diversamente abili.
Uno stabile abbandonato con dentro molti utensili da lavoro e decine di parti di carrozzeria…
Il Comune di Catania fa sapere con una nota che «a causa di problemi tecnici…
Più di 4000 prodotti dolciari, eppure pronti per essere venduti. Sono state sequestrate dai carabinieri…
A Catania è stato sanzionato e denunciato un parcheggiatore abusivo. Letta così non è una…
Il coraggio come valore da celebrare. È stata questa la stella polare della prima edizione…
Io ho pronta la sceneggiatura, ambientata tra il bar Città Vecchia e il Vermut, con…