Comune, dagli uffici la tirata d’orecchie ai consiglieri  Online solo un verbale su quattro delle commissioni

Delle oltre duecento riunioni tenute dalle commissioni consiliari a gennaio e febbraio 2018, solamente una quarantina di verbali risulta pubblicata online sul sito istituzionale del Comune di Catania. L’andazzo non sarebbe dissimile da quello degli anni scorsi, a giudicare da quanto (non) si trova usando semplicemente Google. Il dato emerge dal report degli uffici della presidenza del Consiglio comunale allegato a un formale richiamo che il dirigente Rosario Russo ha spedito ai dodici consiglieri che presiedono le commissioni e ai segretari. Il clamoroso ritardo rende quasi tutti gli organismi di fatto inadempienti, sotto questo profilo, rispetto agli obblighi di legge in materia di trasparenza sulle attività di consigli e commissioni, quelli cioè fissati dalla legge regionale 11 del 2015 cui si fa cenno nella nota degli uffici comunali. 

La normativa sancisce un altro obbligo cruciale: la pubblicazione, sempre in rete, di tutte le spese a carico dell’ente in gettoni di presenza che spettano ai consiglieri catanesi per ciascuna seduta di commissione. Le somme alla base della bufera del caso Gettonopoli, finito con assoluzione e non luogo a procedere per le 51 persone, fra politici e impiegati comunali, coinvolte con accuse come falso in atto pubblico, truffa e abuso d’ufficio. «Si invitano i segretari in indirizzo a voler comunicare l’esatto adempimento dei tempi prescritti – scrive il dirigente Russo riferendosi anche a date e orari di inizio e fine delle riunioni, in qualche caso pure mancanti – e si suggerisce, al fine di non incorrere in ritardi, di approvare il verbale di ogni seduta di commissione alla fine della stessa». Poi un riferimento diretto a terza (Trasporti) e settima commissione (Cultura): «Si sollecitano i segretari ad ottemperare nel più breve tempo possibile ai compiti del loro ufficio, viste alcune criticità evidenziate con apposito monitoraggio».

Tabella alla mano, il quadro si fa ancora più chiaro: a gennaio solo quinta (Lavori pubblici) e sesta commissione (Commercio) pubblicano tutti i verbali delle rispettive otto e dieci sedute. Ferme a zero verbali online le commissioni Bilancio, Municipalizzate, Trasporti, Urbanistica, Cultura, Tributi e Personale, mentre qualcosa fanno l’undicesima (9 verbali su 12 sedute) e l’ottava commissione (4 su 10), senza però eguagliare quelle più ligie al dovere. Della settima commissione – Cultura, presieduta dal consigliere Salvatore Giuffrida – l’ufficio di presidenza sembra non essere a conoscenza neppure delle date delle commissioni svoltesi, assenti nel report, sia per il mese di gennaio che per il mese di febbraio. Niente date, stavolta su febbraio, anche per la terza commissione.

Nel mese più corto dell’anno, poi, è ancora solo la quinta commissione, guidata da Niccolò Notarbartolo, a diffondere i documenti che invece addirittura nessun’altra delle undici commissioni restanti riesce a divulgare attraverso il sito del Comune. Dunque, su un centinaio di riunioni, si può leggere il dibattito nel dettaglio di solo nove di queste. Il record in negativo, a febbraio, spetta ancora alla commissione Bilancio presieduta da Vincenzo Parisi, riunitasi 14 volte senza che però sia disponibile online alcuno dei verbali delle riunioni. A gennaio, come detto, copione analogo ma in quel periodo le commissioni erano state 18.

La linea difensiva dei presidenti di commissione sembra in qualche modo sovrapporsi. Ci sarebbero tempi tecnici difficili da abbreviare nella compilazione dei verbali che renderebbero complicato, quando non impossibile, rispettare i tempi di legge. «Non è un problema nostro ma di chi si occupa della pubblicazione materiale degli atti – commenta il consigliere Parisi, della formazione lombardiana Grande Catania a MeridioNews – quando ci riuniamo lavoriamo sugli ordini del giorno e resta poco spazio per leggere, dattiloscrivere e approvare i verbali, considerato anche che l’orario di lavoro dei segretari non si prolunga oltre il dovuto e che non vengono pagati loro straordinari». Un problema meramente organizzativo dunque, come d’altronde sostengono pure altri presidenti di commissione sentiti da MeridioNews come Giuseppe Castiglione (Trasporti) e Rosario Gelsomino (Urbanistica). Spiega il secondo, del gruppo di maggioranza Articolo 4: «Manca il tempo di approvare i verbali sul momento, noi che ad esempio ci riuniamo due volte a settimane ci concentriamo sulle cose da fare». «Nelle nostre sedute siamo sempre in giro per la città, nei nostri sopralluoghi proviamo a risolvere i problemi e c’è tanto da fare ogni volta – aggiunge Castiglione – comunque provvederemo presto a metterci in regola».

Francesco Vasta

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