«C’è un errore di battitura, l’ho fatto io e me ne assumo tutta la responsabilità». Risponde così a MeridioNews il responsabile dell’ufficio stampa del Comune di Catania Nuccio Molino, dopo la pubblicazione di un video di promozione turistica sul capoluogo etneo. In lingua francese una m al posto di una n dà alla frase un significato curioso. Invece di Catania siamo noi (Catane c’est nous), il senso diventa Catania è morbida (Catane c’est mous). «Stiamo già provvedendo a sistemare il refuso», aggiunge Molino. Eppure non è la prima volta.
Il video pubblicato stamattina, realizzato dalla
società Vision Sicily entertainment & advertising, dura cinquanta secondi e intende mostrare le bellezze della città dell’elefante in ottica di una ripartenza delle attività culturali dopo il lockdown per il coronavirus. Alla fine, lo slogan in sei lingue: italiano, inglese, spagnolo, tedesco, arabo e un tentativo di francese. «Una clip voluta dal sindaco Salvo Pogliese», recita il comunicato stampa inviato dall’ente comunale alle redazioni.
«Un messaggio di accoglienza per scegliere Catania come meta dei propri viaggi o della propria permanenza – spiega così il primo cittadino il senso del video che porta in alto anche lo stemma della comunicazione istituzionale del Comune di Catania – Una lunga tradizione di storia, arte e cultura che vogliamo condividere con il mondo intero». Meno i francesi, almeno per il momento.
Non solo, anche con l’inglese ci sarebbe stato qualche iniziale problema. Poi sostituito nella versione corretta e ripubblicata poco dopo. L’iniziale «Catania we are», con una struttura della frase non pienamente corretta in inglese, nella rivisitazione è stata diventata «we are Catania». Cambiato l’ordine delle parole, ma la w rimasta minuscola.
Un refuso simile, sebbene in lingua italiana, si rintraccia anche in un altro recente video della Vision Sicily per l’ente etneo: il video-messaggio del sindaco Salvo Pogliese del 13 aprile 2020. La voce del primo cittadino è accompagnata da evocative immagini che mostrano la forza della città, anche in un momento buio come quello della quarantena: l’Etna in eruzione fa da sfondo alla grafica «come il rosso del fuoco» e subito dopo lascia spazio a uno scatto del mare accompagnato dalla scritta «con l’azzuro del mare». Così, con una r in meno.
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