Comune Corleone finanzia film sul delitto Mattarella È polemica, sindaco: «Chi critica fa danno alla città»

«Mi assumo tutta la responsabilità della decisione di sostenere la produzione del film su Mattarella. Chiedersi se il comune di Corleone parteciperà agli utili vuol dire non avere capito nulla del valore morale della scelta compiuta che colloca la nostra città all’interno di un grande percorso di cambiamento essenziale per la rinascita sociale ed economica della città». Con queste parole il sindaco di Corleone Nicolò Nicolosi ha rivendicato la scelta di finanziare il film scritto e diretto dallo scrittore e regista Aurelio Grimaldi. «Quanti si stanno accanendo contro la nostra scelta – aggiunge Nicolosi – non sanno il danno che stanno facendo alla città».

La cifra che verrà spesa dal Comune è di 15mila euro che diventano 25mila grazie al contributo di 5mila euro del Consorzio Sviluppo e Legalità e di altri 5mila euro da parte dell’Unione dei Comuni. «Non ci siamo mai posti il problema di un ritorno in termini di utilità materiale ma non c’è dubbio che ne avrà in termini di percezione del Comune all’esterno. Basta pensare che verrà proiettato alla mostra internazionale del Cinema di Venezia e nei titoli di testa del film ci sarà, accanto al ministero dei Beni culturali e a quello della Regione siciliana anche quello del Comune di Corleone. Già questo per noi è una cosa enorme. Questo è un film che illustra la figura di Piersanti Mattarella. Noi vogliamo essere tra quelli che vogliono celebrarlo come eroe civile e mettere alla gogna chi lo ha fatto ammazzare». 

Ma chi si oppone all’iniziativa del sindaco, il capogruppo del M5s in consiglio comunale Maurizio Pascucci in testa non ci sta perché sostiene che l’iniziativa non sia sostenibile dal punto di vista economico per la città. E in un post a firma Meetup M5s Corleone spiegano anche le proprie ragioni: «Al di là delle responsabilità che lei dichiara di assumersi, per una scelta che di privato non ha nulla, crediamo e siamo convinti che mai dovrebbe venir meno da parte del primo cittadino la condivisione – si legge su Facebook -. Un comune è una grande famiglia e in ogni famiglia si fa, se non quotidianamente ma periodicamente, il calcolo delle entrate e delle uscite per far si di non ritrovarsi senza la somma necessaria per poter pagare le bollette o poter comprare il materiale didattico necessario per i propri figli ecc… . Motivo per cui chiedersi e interrogarsi su quali saranno gli utili di un qualsiasi investimento diventa necessario e da persone oculate. La rinascita di Corleone sta a cuore ad ognuno di noi. Concordiamo con lei quando dice che non vi può essere rinascita se non partendo dal cambiamento. Ma valutare altre opzioni da cui far iniziare questo cambiamento no?».

E il sindaco rilancia:  «Il film verrà proiettato in anteprima nazionale a Venezia, a Roma e a Corleone. Il ritorno di immagine per la città è enorme, non è quantificabile. Qui bisogna intervenire sui problemi quotidiani ma anche sul cambio di mentalità, di cultura e sul cambio di percezione esterna di questa città. I benefici saranno enormi. Il senso di questa operazione è questo. Siamo onorati di avere ricevuto questa richiesta e non capisco le critiche che provengono dalla cosiddetta avanguardia». 

L’avanguardia a cui si riferisce Nicolosi è la stessa che ha proposto tempo fa Corleone come nuova Capitale italiana della Cultura: «Corleone ha mille ferite, tra cui la prima è quella di essere additata come paese di mafia – dice Nicolosi – i paesi evoluti culturalmente sono chiaramente quelli contro la criminalità organizzata, ma se ancora dobbiamo toglierci questa nomea di dosso, come facciamo a parlare di cultura? E poi quest’anno concorrevano Agrigento e Ragusa e sono state escluse, ieri ha ricevuto il titolo Palermo, non so se Corleone avrà mai le caratteristiche richieste. E poi gli investimenti che comporterebbe un’operazione del genere sono ingenti, si parla di milioni, e dove li prendiamo questi soldi? Perché non si mettono al lavoro per predisporsi all’evento. Quando saranno pronti presentino il progetto alla città e se credibile non mancherà il nostro sostegno».

Stefania Brusca

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