Tra lidi sequestrati sul lungomare (quattro nel giro di pochi giorni), la recente realizzazione della ztl video sorvegliata nel centro storico e i lunghi lavori del raddoppio ferroviario, anche Cefalù si avvicina al voto dell’11 giugno. La cittadina balneare delle Madonie – poco meno di 15mila abitanti nel resto dell’anno che d’estate si triplicano – vede fronteggiarsi quattro candidati e quattro lista: l’uscente, e dato per favorito, Rosario Lapunzina con lnsieme per Cefalù; Fabrizio Piscitello con Cefalù Terzo Millennio; l’ex sindaco Pippo Guercio per Cambiamo Cefalù; Giuseppe Provenza per il M5s. Come si nota, anche qui si conferma la tendenza a “nascondere” la presenza dei partiti – attraverso liste civiche infarcite poi in realtà di militanti – e la volontà di mettere Cefalù al centro, tanto da inserirla tutti quanti nel nome della lista d’appoggio. Unica eccezione, parziale, i pentastellati che non sono un partito nel senso novecentesco del termine ma sono gli unici che si presentano con un logo nazionale.
Al centro dei dibattiti e degli interventi i temi più caldi: dall’atavico problema dei parcheggi alla centralità del turismo anche a livello regionale, dal collegamento con l’aeroporto di Punta Raisi all’incentivazione della destagionalizzazione, dalla neonata biblioteca comunale all’importanza dell’Ospedale Giglio, dalla crisi del museo Mandralisca al recente inserimento della chiesa di Cefalù tra i siti Unesco e all’interno del percorso arabo normanno.
Al di là degli slogan gli schieramenti in campo sono chiari. Lapunzina è uomo del Partito Democratico, e la sua candidatura è espressione di una coalizione di centrosinistra che parla di bene comune, con un approccio pragmatico che presenta i risultati ottenuti in questo quinquennio. Nel suo programma c’è spazio anche per una citazione iniziale di Aristotele (“un tutto è ciò che ha avuto un inizio, una metà e un fine”) e un’altra di Platone (“la punizione peggiore è quella di essere governato da uno peggiore di sé, se non si è voluto partecipare al governo”), mentre si ribadisce l’importanza di aver messo i conti a posto ma «adesso siamo nelle condizioni per passare dal risanamento al rilancio».
Anche Fabrizio Piscitello, candidato con la lista Cefalù Terzo Millennio, ha un’appartenenza chiara, che nel suo caso è il campo del centrodestra. Ingegnere di 50 anni, è stato consigliere provinciale di Alleanza Nazionale a Palermo dal 1994 al 1997 e più volte assessore e vicesindaco del comune di Cefalù tra il 1997 e il 2007. Un passato che i suoi detrattori criticano soprattutto per aver consegnato casse comunali sull’orlo del collasso. “Le parole affascinano, i fatti convincono” è lo slogan scelto dal candidato, che mostra di voler puntare, più che sul turismo, sulla trasformazione della città di Ruggero «in un centro abitato sostenibile». Con una serie di interventi distribuiti nel perimetro urbano ed extraurbano. Nota a margine: nel clou della campagna elettorale, dal 5 al 7 giugno, Piscitello ha scelto di allontanarsi per recarsi «presso l’Universitá di Valencia (ES) per seguire i corsi relativi al Dottorato di Ricerca in Scienza della Formazione». Su di lui convergono i favori anche dell’ex sottosegretario, ed ex sindaca, Simona Vicari, che risulta indagata per concorso in corruzione nell’ambito dell’inchiesta sul sistema Morace e i presunti favori della politica agli armatori siciliani, con la Vicari che – a quanto risulta dalle intercettazioni – avrebbe chiesto uno scalo degli aliscafi proprio a Cefalù.
Il più attivo tra i candidati, con una miriade di proposte articolate in 10 punti a seconda del settore di competenza, è certamente l’ex sindaco Pippo Guercio. Che propone una conciliazione col passato attraverso quelli che definisce «gesti di pace». Tra i tanti propositi anche la consegna di un ramoscello d’ulivo ai rappresentanti delle associazioni che operano a Cefalù. E sono sempre sue le proposte più originali: dall’ufficio comunale per i diritti degli animali (e poi annesso cimitero) al festival internazionale per i murales, dalla creazione di un gruppo facebook per far partecipare i residenti a Cefalù alle scelte della città all’istituzione del Congresso dei giovani cefaludesi, per finire con il Cefalù7giovani nel corso del quale tutto in città dovrà essere guidato dai giovani (previsto a maggio 2018).
Ad approfittare dello slancio del M5s a livello regionale, dato per favorito alle votazioni del 5 novembre, è Giuseppe Provenza, candidato pentastellato per Cefalù. Nella cittadina delle Madonie hanno fatto tappa nei giorni scorsi il senatore Vito Crimi, il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, l’eurodeputato Ignazio Corrao, il deputato all’Ars Giancarlo Cancelleri. Nei comizi del M5s spazio ai consueti temi grillini: il reddito di cittadinanza, la trasparenza, la produzione a km zero. E poi alcune declinazioni a livello locale: l’istituzione di un istituto alberghiero, l’introduzione del baratto culturale, la riproposizione dell’opera dei pupi e la realizzazione di un cinema all’aperto presso il molo vecchio. Agli interventi pentastellati hanno attirato l’attenzione poi due momenti: le rime della teatrante, e candidata al consiglio comunale, Maria Pia Garbo e la presentazione del giovanissimo candidato Alessandro Minutella, di 21 anni. Nonché la proposta dello stesso Provenza di svolgere i comizi non più nella caratterista sede di piazza Duomo ma sul lungomare, «come forma di rispetto per i commercianti».
*si ringrazia per la collaborazione Eleonora Fajlla
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