Terrasini è il più grande tra i Comuni al voto nel Palermitano. Una poltrona per due è il caso di dire, con il sindaco uscente Giosuè Maniaci che rilancia in cerca di un secondo mandato e Giuseppe Caponetti a cercare di stravolgere i piani dell’uscente. Consigliere comunale uscente, un’esperienza anche da presidente del consiglio comunale e da assessore, Caponetti lavora alla commissione Tributaria di Palermo. Da par suo, Maniaci, si presenta con una lista piuttosto differente dalle ultime elezioni che lo videro vincitore di un soffio su Antonio Giannettino. Basti pensare che tra i candidati per il consiglio c’è Eva Deak, candidata sindaca con il Movimento 5 stelle proprio contro Maniaci nel 2016. Ecco le risposte dei candidati alle domande poste da MeridioNews.
Cosa è cambiato rispetto alle elezioni di cinque anni fa?
«Di differente c’è tutto. La campagna procede bene, stiamo continuando a lavorare per il paese, dopo i grandi risultati in questi anni, c’è tutta la voglia di fare bene».
Quali sono i punti di forza del vostro programma?
«Puntiamo molto sulle opere pubbliche, ma anche su turismo e accoglienza. Abbiamo grossi progetti in corso, già tutti in fase avanzata: la realizzazione del depuratore consortile insieme a Cinisi e Villagrazia di Carini; un progetto già approvato con tutti i pareri per il sottopasso ferroviario, che cambierà l’aspetto urbanistico e la viabilità all’ingresso del Paese, per cui manca l’ultimo passaggio in commissione Territorio e ambiente; poi stiamo facendo la ristrutturazione di campo di calcio Salvatore Favazza e della piscina comunale».
E per il turismo?
«Abbiamo in corso una gara per la riqualificazione del lungomare Peppino Impastato, cambierà il volto del nostro lungomare e poi tantissimi interventi, acqua, pubblica amministrazione, pulizie. Tanti servizi per i nostri concittadini e per chi ci verrà a trovare».
Quali sono i punti cardine del vostro programma?
«Puntiamo innanzitutto sul piano regolatore, che è scaduto da tantissimo tempo. Stanno costruendo dovunque con la scusa del prg scaduto: basta presentare una variante per approvare la costruzione di un palazzone, casermoni a cui Terrasini non era abituata e di cui non ha bisogno. Palazzi che hanno snaturato contesti residenziali che non erano pronti ad accoglierli, con strade troppo strette, senza parcheggi adeguati, senza servizi».
E per il turismo?
«Vogliamo pensare anche al piano regolatore del porto, abbandonato da tempo e alla viabilità: il sottopassaggio ferroviario è un altro problema che ci portiamo avanti da anni e di cui da tempo non si sa più niente. L’unica somma che è arrivata sono stati 180mila euro per realizzare il progetto, quando già c’erano due progetti al Comune. Inoltre nel periodo estivo non si capisce nulla, ci sono molte strade con buche e bisogna potenziare e regolare meglio differenziata».
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