GIUSY BOSCO
2975 Voti 15,37%
Udc, Pd, Centrali per la Sicilia
MASSIMO CASSARÀ
6907 Voti 35,68%
Cantiere Popolare, Siamo Alcamo, Via, Alba, Autonomisti, Con Alcamo nel cuore, Lega, Forza Italia
ALESSANDRO FUNDARÒ
1353 Voti, 6,99%
Fratelli d’Italia
DOMENICO SURDI
8122 Voti, 41,96%
ABC – Alcamo Bene Comune, Avanti con Surdi, Movimento 5 Stelle
«Oggi inizia una nuova storia per Alcamo e sono entusiasta di scriverla insieme a voi». Poche parole le prime pronunciate a caldo dal rieletto sindaco Domenico Surdi, che a scrutinio ancora in corso è ormai certo della vittoria. Una vittoria al primo turno, con una percentuale mai scesa sotto al quaranta per cento, la soglia per evitare il secondo turno. Si tratta per lui di una riconferma dopo l’elezione quasi a sorpresa cinque anni fa, quando con la sola lista del Movimento 5 Stelle, si prese la poltrona sbaragliando avversari politicamente più quotati a livello cittadino.
«Quando abbiamo puntato su questo progetto non c’erano dubbi che sarebbe stato faticoso – la dedica del parlamentare europeo Ignazio Corrao, tra i primi a sostenere il progetto pentastellato nella cittadina del golfo – ma eravamo sicuri di potercela fare e tu (e i pochi che ti hanno sempre aiutato) sei stato veramente bravissimo a dimostrare che avevamo ragione. I prossimi cinque anni, conquistati con il rapporto con i cittadini, possono essere quelli della raccolta e del gran salto di qualità per Alcamo. Contento che si sia unita anche l’altra parte civica della città (ABC) che porterà sicuramente idee, energia ed entusiasmo necessari al governo della città».
Una corsa a quattro quella di Alcamo, con un unico vero avversario, secondo il responso delle urne, Massimo Cassarà, l’imprenditore agricolo sostenuto da buona parte del centrodestra, dalla Lega a Forza Italia, che per un momento, a inizio spoglio, aveva dato l’impressione di poter dare vita a un agguerrito testa a testa. Così non è stato, con Cassarà che è rimasto per tutto il tempo a distanza di sicurezza da Surdi, con percentuali che hanno oscillato sempre attorno al 33 per cento.
Bottino magro per il Partito democratico e per l’Udc dell’assessore regionale Toto Cordaro, che pure ci aveva messo la faccia a sostegno di Giusy Bosco, unica donna a partecipare alla corsa a sindaco. Per lei le percentuali si sono fermate al 16 per cento. Staccato di molto anche Alessandro Fundarò, per cui la corsa in solitaria con la sola lista di Fratelli D’Italia ha portato un comunque dignitoso sette per cento.
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