Collesano, crisi idrica emergenziale per sorgente Favara Il Comune: «Incontro con l’Ati per risolvere il problema»

Un sollecito di sopralluogo urgentissimo da parte del Comune di Collesano sull’emergenza crisi idrica della sorgente Favara. La lettera è stata indirizzata alla Prefetta e all’Ufficio del territoriale del Governo di Palermo, all’Ufficio del Genio civile di Palermo e al dipartimento della Protezione Civile Sicilia. 

Domani mattina dovrebbe svolgersi un incontro con l’Ati per risolvere il problema. Gli amministratori di Collesano hanno inviato una richiesta di sopralluogo di verifica del sistema di ripartizione dell’acqua emunta dalla sorgente Favara, protocollata il 7 luglio scorso e sollecitata il 20 luglio. Con la lettera si auspicava la risoluzione della problematica, sfociata negativamente sia da un punto di vista igienico – sanitario che di ordine pubblico, sottolineando lo stato di agitazione dei cittadini del comune madonita. 

«Riteniamo doveroso rappresentare alla cittadinanza, come documentato, che già da tempo abbiamo esposto agli uffici competenti la gravità del disservizio della rete idrica della sorgente Favara – ha commentato sui social l’assessore all’Urbanistica e decoro Urbano, Giulio Raimondo – Oggi abbiamo mandato una lettera urgente alla Prefetta chiedendo di intervenire non avendo ricevuto riscontro dal genio civile precedentemente». 

Secondo l’assessore all’Ambiente, Dario Costanzo: «Dagli inizi di luglio i cittadini lamentano un disservizio nell’erogazione dell’acqua nelle contrade servite dalla sorgente Favara. Abbiamo attivato gli uffici immediatamente. Questi hanno appurato che la portata della ripartizione di acque a noi assegnata è drasticamente scesa da 7,2 metri cubi al secondo a circa un metro cubo al secondo. Ricordo che alla sorgente Favara sono collegati anche Cerda e Cefalù. Ieri siamo riusciti a concordare un appuntamento per le 11 di domani alla sorgente Favara con l’ingegnere capo dell’assemblea Territoriale idrica. Crediamo che la soluzione del problema sia vicina. Sappiamo – ha concluso Costanzo – che sarebbero necessari interventi strutturali e per questo la nostra azione è sempre rivolta alla ricerca di risorse».

Mario Catalano

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